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Sabato 09 Marzo 2013
Dubbi sull'Università del legno
Poschiavo chiede un referendum
L'idea che il Comune di Poschiavo abbia concesso un contributo a fondo perso di 650mila franchi (poco più di 524mila uero) alla nascita dell'Università del legno, non a tutti i valligiani è piaciuta oltre confine. C'è chi ha raccolto firme in calce ad una richiesta di referendum per portare il prossimo 6 giugno i poschiavini al voto.
Poschiavo - L'idea che il Comune di Poschiavo abbia concesso un contributo a fondo perso di 650mila franchi (poco più di 524mila uero) alla nascita dell'Università del legno, non a tutti i valligiani è piaciuta oltre confine.
C'è chi ha raccolto firme in calce ad una richiesta di referendum per portare il prossimo 6 giugno i poschiavini al voto. va subito detto che l'iniziativa popolare - se si concluderà con un esito positivo per il progetto - non rallenterà i tempi di realizzazione e i corsi potranno prendere il via con il prossimo anno scolastico, come previsto.
Promotore dell'iniziativa l'Udc, neo gruppo politico (non è rappresentato né in Consiglio, né in giunta essendo nato da pochi mesi), che nei giorni scorsi ha depositato 258 firme in cancelleria contro non certo il progetto dell'Università del legno, quanto contro lo "scetticismo" degli italiani che non compartecipano economicamente al rischio di impresa.Come è noto, il centro tecnologico del legno, pur trovando casa oltre confine, vedrà coinvolti molti soci italiani: da partner privati, come il gruppo Scm di Rimini, leader nella produzione di macchine a controllo numerico, sino a partner pubblici, come la Regione Lombardia che ha sancito ufficialmente la validità dell'iniziativa di formazione professionale tanto da riconoscere ad ogni studente lombardo (caso unico in Italia) una "dote" di 5mila euro l'anno.
«Avremmo voluto che la Regione Lombardia - spiega Fulvio Betti dell'Udc - oltre a garantire dei fondi agli studenti, stanziasse anche un contributo a fondo perso e garantisse per iscritto almeno parte dei 300 studenti l'anno che secondo il business plan dovrebbero scegliere di frequentare i corsi a Poschiavo. Altro aspetto che ci ha dato fastidio, è il fatto che sia stata incaricata Confindustria Sondrio di tenere la "contabilità" degli studenti italiani, come se noi non fossimo in grado o non fossimo affidabili».
Insomma, per l'Udc l'Italia se ne starà alla finestra pronta a raccogliere i benefici di questa iniziativa, lasciando però solo alla Valposchiavo il rischio di impresa. «L'attuale situazione economica e politica della vicina Italia - si legge ancora nei punti programmatici che hanno spinto l'Udc a chiedere il referendum - e quella finanziaria attuale del Comune di Poschiavo non ci permettono l'assunzione di rischi eccessivi. I contributi della Regione Lombardia non sono fissi, ma dipendono dal numero di studenti, inoltre il costo per l'incasso dei contributi italiani in capo a Confindustria Sondrio non è stato quantificato... Il piano di impresa non ha dato l'impressione di limitare il più possibile i rischi e il conto economico lascia presupporre che alcune posizioni sono calcolate in modo errato e troppo favorevoli alla bontà del progetto».
Di qui la chiamata alle urne del popolo poschiavino. E mentre oltre confine ci si interroga se è il caso di investire in un progetto così coraggioso - progetto che consentirebbe alla Vallata non solo di diventare un polo di formazione attrattivo per tutta la Lombardia e per i Grigioni, ma anche di diversificare le occasioni di lavoro ora strettamente connesse alla presenza sul territorio di Repower - in Valtellina l'università del legno va alla grande. Nei giorni scorsi, infatti, al salone di orientamento di Morbegno lo stand della scuola di eccellenza ha fatto il pieno di contatti L'idea di un polo di formazione duale in italiano e tedesco che sappia formare tecnici del legno e del design sta raccogliendo interesse da parte delle famiglie degli studenti.
«Molti ci hanno contattato - afferma Fabrizio Branchi, docente del corso di formazione che si concluderà a giugno e che è propedeutico ai corsi che si apriranno in autunno a Poschiavo - per chiedere come fare ad iscriversi, come si svolgeranno i corsi, quanto dureranno e come sono strutturati. Insomma, le aspettative non mancano».
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