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Venerdì 08 Marzo 2013
Duemila studenti verso il futuro
La scelta fra scuola e lavioro
"La Provincia orienta", il grande salone dedicato alla scelte scolastiche e professionali rivolto ai ragazzi delle classi quarta e quinta delle superiori, ha aperto i battenti ieri mattina al polo fieristico di Morbegno dimostrando ancora una volta la sua forza catalizzatrice verso gli studenti che qui cercano risposte e indicazioni
Sondrio - Duemila studenti, in arrivo da 18 istituti di Valtellina, Valchiavenna e Colico, cercano una bussola fra mondo del lavoro e della scuola al Salone dell'Orientamento. Qui si scopre che oggi più che mai la scelta dei ragazzi deve stare in equilibrio fra attitudini personali e richiesta del mercato del lavoro. In base ai dati raccolti dal Progetto Teseo, curato direttamente dalla Fondazione Credito Valtellinese e rivolto a mille ragazzi di quinta, finiscono agli ultimi posti le scelte delle facoltà umanistiche, mentre sono gettonate ingegneria (196 preferenze), architettura e design (170), professioni sanitarie (142), medicina e chirurgia (134) ed economia (92).
Tre, invece, le parole d'ordine che devono fare il paio con una solida formazione e che saranno indispensabili per entrare nel futuro mercato del lavoro: flessibilità, adattabilità, ma anche una buona dose di ottimismo.
"La Provincia orienta", il grande salone dedicato alla scelte scolastiche e professionali rivolto ai ragazzi delle classi quarta e quinta delle superiori, ha aperto i battenti ieri mattina al polo fieristico di Morbegno dimostrando ancora una volta la sua forza catalizzatrice verso gli studenti che qui cercano risposte e indicazioni, particolarmente preziosi in un clima di incertezza economica e disorientamento nella scelta da seguire sulla strada per "diventare grandi".
La due giorni in Bassa Valle, che proseguirà anche oggi, è stata promossa da Provincia e Società di sviluppo locale con la collaborazione di Fondazione Credito Valtellinese e della Rete scuole provinciale, coinvolge 65 espositori, propone workshop con i ragazzi dedicati alle professioni - con la partecipazione delle associazioni di categoria - e percorsi di studio negli atenei lombardi che arrivano a casa nostra, senza problemi logistici e di spostamento.
«Abbiamo deciso di optare per un approccio molto concreto - ha spiegato l'amministratore delegato della Società di sviluppo, Sergio Schena - con un'impostazione meno "fieristica" e molto più basata su incontri e workshop per i gruppi di ragazzi. Il messaggio principale è abbattere il nemico numero uno dei periodi di crisi: il pessimismo. Anche in Valtellina ci sono ancora aziende che cercano figure tecniche o commerciali e non le trovano, Allora è fondamentale per i ragazzi studiare, formarsi professionalmente, muoversi invece di restare chiusi in camera davanti alla playstation o a facebook».
Ieri sono stati molto frequentati i laboratori sulla presentazione dei curricula, quelli legati a temi pratici come "Io imprenditore" o "Io lavoro qui" dedicato alle opportunità occupazionali in provincia e gli stand delle università tecnico-scientifiche.
«Questi sono anni indubbiamente difficili - afferma Cinzia Franchetti, responsabile per l'orientamento della Fondazione Credito Valtellinese - il lavoro diminuisce, ma paradossalmente i ragazzi si trovano di fronte una miriade di possibilità formative. Il salone vuole dar loro una mano in questo senso». A loro, così come alle famiglie per le quali ieri è stata organizzata una conferenza sul tema «Il mercato del lavoro in provincia di Sondrio: orientamenti e prospettive».
«Anche per i genitori stare vicino ai figli nel momento delle scelta è complicato, gli strumenti a disposizione delle generazioni precedenti sono inadatti al contesto formativo attuale - conclude Franchetti -, il nostro compito è dar loro indicazioni puntuali, ma anche indicazioni di ruolo: è giusto che le famiglie seguano i ragazzi, ma non che decidano per il proprio figlio».
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