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Giovedì 10 Gennaio 2013
Liste Pd in Parlamento
Costanzo si chiama fuori
Niente candidatura di servizio per l'ex consigliere regionale che, arrivato terzo alle Primarie, avrebbe dovuto essere della partita. «Ho preferito lasciar spazio ad altri» dice. Chi ha accettato i postio non utili sono state Roberta Songini al Senato e Francesca Zucchetti alla Camera
L'ex consigliere regionale che pure rientrava nella rosa dei tre nomi forniti dal territorio all'ultimo ha deciso di chiamarsi fuori. Non senza suscitare perplessità nel partito.
Roberta Songini, che ha avuto soltanto 25 voti in meno di Del Barba alle primarie, è stata collocata al quarantesimo posto nella lista di palazzo Madama, mentre per Francesca Zucchetti è stato scelto il trentottesimo nel "Lombardia 2" della Camera. Candidature di servizio al quale le due contendenti delle primarie hanno detto sì e che invece Costanzo ha rifiutato.
«Ho deciso di lasciare spazio a chi ha corso nelle primarie - spiega il suo passo indietro Costanzo -. Ho ritenuto che fosse giusto dare visibilità a chi può ancora crescere e fare strada dentro il partito e in vista delle amministrative. Mi sembrava una buona opportunità per farsi le ossa in una campagna elettorale, cosa di cui io non ho bisogno avendolo già fatto».
Una decisione quella di Costanzo che, secondo molti, il passo indietro avrebbe dovuto farlo prima di competere per il posto in Parlamento, che suona male. Come dire che ha rinunciato solo perché senza possibilità di essere eletto.
«Sono solo cattiverie - sbotta Costanzo -. C'è un limite a tutto e credo che nessuno possa dire che io sia mai stato alla ricerca di candidature. Lo dice la mia storia». Costanzo, tra i vari episodi della sua carriera politica dal 2005 in avanti, ricorda il caso del 2010 quando si candidò alla Regione soltanto perché segretario del partito e perché prima di lui in sette avevano rinunciato al posto «visto che si trattava di una candidatura a perdere».
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