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Giovedì 01 Novembre 2012
Sigilli alla baracca
E' polemica a Livigno
La polizia locale ha posto sotto sequestro la struttura dove lui aveva alloggiato i cavalli per proteggerli dalla neve e dal gelo, ma il proprietario del maneggio nella Piana all'ingresso di Livigno dal Foscagno, Yuri Dell'Agostino, non ci sta
«È una soluzione priva di impatto ambientale, è temporanea e non abusiva - afferma il titolare del maneggio, spiegando cosa ha realizzato - Ho posizionato dei balloni di paglia sul terreno con una copertura reticolata in legno. Non è un tetto, ma la copertura per posizionare un telo plastificato che mantenga asciutta la zona sottostante che ospita dieci cavalli».
Una spiegazione che non ha convinto evidentemente gli agenti della polizia locale, che hanno posto i sigilli a quella che è stata definita una struttura "baraccata". Di fatto senza riparo i cavalli si trovano esposti al vento, che nella piana di Livigno si fa sentire parecchio, e devono far fronte all'abbassamento delle temperatura, -12 in questi giorni.
«Dalla nuova giunta abbiamo ricevuto promesse - rivela Dell'Agostino - ma, nonostante gli accordi, non c'è una struttura nella quale ricoverare i cavalli perché quella del passato non è più disponibile». Senza altra soluzione, ecco allora la decisione di realizzare la struttura finita sotto sequestro. Il sindaco Damiano Bormolini smentisce di aver fatto promesse: «Non abbiamo mai promesso nulla. La zona dove c'è adesso il maneggio è a vincolo speciale, non si può costruire niente. Già un anno fa abbiamo convocato i proprietari del maneggio informandoli che non potevano più restare nell'area della Piana di Livigno e abbiamo indicato loro anche zone dove si sarebbero potuti spostare. Se in un anno non hanno trovato una soluzione, non è colpa nostra».
Il primo cittadino difende anche l'operato della polizia locale di Livigno: «Quando hanno visto l'inizio dei lavori della struttura hanno immediatamente avvisato i titolari dei rischi ai quali andavano incontro, invitandoli a sospendere. Solo in un secondo tempo, dopo aver inutilmente avvisato verbalmente i proprietari, la polizia locale ha provveduto al sequestro».
Insomma non c'è stata persecuzione nei confronti del maneggio. «Se dobbiamo dirla tutta in Comune non c'è nessuna autorizzazione per l'attività in quella zona dove il maneggio si è installato - rivela il sindaco -. In passato abbiamo ricevuto tante lamentele da parte dei turisti e dei cittadini di Livigno che trovavano la pista ciclabile, adiacente al maneggio, sporca per la presenza dei cavalli. Noi non siamo contrari al maneggio, che anzi è un richiamo turistico, ma le regole vanno rispettate. C'è chi ha investito per essere in regola».
La tolleranza da parte del Comune è quindi terminata. Yuri Dell'Agostino, guida equestre ambientale parla di una situazione assurda, eticamente e moralmente sbagliata. «Il nostro legale e quello dell'Enpa hanno contattato la Procura di Sondrio per cercare di non far convalidare i sigilli da parte del Pm. Siamo in attesa di una risposta che dovrebbe arrivare a breve. Mi chiedo se sia sbagliato cercare di provvedere ad un adeguato ricovero per i nostri animali. Da molti anni stiamo cercando di invitare il paese a trovare un'area destinata al nostro maneggio».
«Questa soluzione è stata adottata anche in altre località montane della Valtellina: c'è l'isolamento termico, quello acustico, la resistenza alle azioni sismiche, traspirabilità e confort». Così Dell'Agostino difende la bontà della propria scelta costruttiva, realizzata con dei balloni di paglia a terra, che diventano il supporto per dei travetti incrociati per creare un reticolato privo di ancoranti.
«Non essendosi verificate le promesse fatteci dalla giunta di avere un'area ad uso abbiamo contattato il proprietario del nuovo terreno verbalmente assegnatoci («verbalmente perché le certezze sembrano rallentate dalla burocrazia, che presenta tempistiche eterne. Nel caso specifico la chiusura del Pgt», afferma Dell'Agostino). Chiediamo e richiediamo conferma a chi di competenza (ufficio tecnico, assessori all'edilizia, sindaco e vice sindaco) in modo che inizi a concretizzarsi quello che potrebbe essere il progetto da presentare, con il geometra di fiducia, sul quale tutti sembrano trovarsi in accordo».
Mancando la struttura realizzata in passato per ricoverare i cavalli i titolari del maneggio hanno richiesto (invano) permessi speciali e temporanei sia al Comune di Livigno sia alla Provincia di Sondrio. Stalle idonee, recinzioni funzionali e campi da lavoro. Sono queste le caratteristiche deve avere, secondo i gestori del maneggio, l'area per esercitare la loro attività. Strutture «per mantenere in condizioni psico-fisiche ottimali i nostri cavalli». Sono varie le attività che il maneggio assicura: passeggiate per tutti, avviamento all'equitazione, corsi per ragazzi delle scuole.
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