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Martedì 01 Maggio 2012
Accorpamento delle Province
Le firme raccolte dal prefetto
Le inidcazioni della Bce e del Governo danno un'accelerata all'iniziativa valtellinese per la salvaguardia dell'ente. Il presidente: «Non possiamo più aspettare». E Sertori si dice pronto ad intraprendere qualunque strada, istituzionale e non
Le notizie in arrivo dall'Europa dopo settimane di relativo silenzio durante le quali è proseguita la raccolta firme per la salvaguardia di palazzo Muzio, mettono l'amministrazione provinciale nelle condizioni di bruciare i tempi.
«Non possiamo più aspettare» ammette il presidente della Provincia Massimo Sertori. «A breve - prosegue - incontreremo il prefetto, rappresentante del Governo sul territorio per consegnare ufficialmente le firme che abbiamo raccolto finora». Venticinquemila circa.
«La consegna al prefetto non è che un primo passo - sottolinea Sertori -, seguiremo tutte le strade istituzionali per far valere le nostre ragioni e se questi tentativi dovessero fallire, allora, valuteremo quali altre iniziative intraprendere».
Il no all'abolizione della Provincia e alla sua trasformazione in ente di secondo livello così come prospettato dal Governo, non significa per il presidente di palazzo Muzio un no alla riorganizzazione istituzionale. Tutt'altro. «Vogliamo intervenire seriamente sui costi - butta lì Sertori - ? Allora facciamo un'analisi seria delle Province, di quelle virtuose (Sondrio è una delle tre in Italia ad esserlo, nda) e di quelle no, di quelle inutili e di quelle necessarie, come la nostra, e poi ragioniamo. Ma non così».
Ma non soltanto. Sertori, come ha già fatto in altre occasioni, prova ad indicare una possibile via si snellimento dei costi: «Aboliamo la prefettura e lo Ster - dice - e trasferiamo le relative competenze alla Provincia e la stessa cosa facciamola con l'Asl. L'importante è che l'ente provinciale sia retta da qualcuno democraticamente eletto».
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