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Giovedì 17 Novembre 2011
Inchiesta sui sottotetti
Una norma sanerebbe tutto
Proprio oggi in commissione comincerà la discussione sul progetto di legge regionale dal titolo “Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia”. Particolarmente interessante l'articolo 8. Una volta approvato, darebbe un bel colpo di spugna all'inchiesta della Forestale sui sottotetti trasformati illegalmente in abitazioni tra Bormio e Valdisotto
SONDRIO - Proprio oggi in commissione comincerà la discussione sul progetto di legge regionale dal titolo “Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia”, di iniziativa del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni (assieme all'assessore Daniele Belotti, Marcello Raimondi, Domenico Zambetti).
Particolarmente interessante, soprattutto per la Valtellina, o meglio ancora per l'Alta Valle, l'articolo 8. Una volta approvato, darebbe un bel colpo di spugna all'inchiesta della Forestale sui sottotetti trasformati illegalmente in abitazioni tra Bormio e Valdisotto.
L'articolo in questione, ben mimetizzato dopo altri sette articoli in cui si parla di recupero del patrimonio esistente, di contenimento di consumo del suolo, di edilizia residenziale e di recupero delle aree industriali dismesse ecc, recita testualmente: «modifica la disciplina dettata in materia di recupero dei sottotetti a fini abitativi dall'articolo 63 l.r. n. 12/2005: in particolare, il primo comma consente il recupero volumetrico a solo scopo residenziale dei sottotetti di edifici esistenti alla data del 31 dicembre 2010 o assentiti sulla base di permessi di costruire rilasciati entro il 31 dicembre 2010 ovvero di denunce di inizio attività presentate entro il 1° dicembre 2010».
E, dopo questa prima parte, per così dire, introduttiva, entra nel vivo: «La ratio sottesa a tale modifica legislativa è quella di consentire il recupero a fini residenziali dei sottotetti di edifici ultimati nel quinquennio 2005-2010; parallelamente viene stabilito che è consentito il recupero volumetrico a solo scopo residenziale del piano sottotetto di edifici realizzati sulla base di permessi di costruire rilasciati successivamente al 31 dicembre 2010 ovvero di denunce di inizio attività presentate successivamente al 1° dicembre 2010, decorsi cinque anni dalla data di conseguimento dell'agibilità, anche per silenzio-assenso».
Il secondo comma entra ancora più nel dettaglio: «Inoltre, prevede che gli interventi di recupero del sottotetto, comportanti sopralzo, possano essere realizzati superando il limite di altezza massima degli edifici, posto nello strumento urbanistico comunale, fino a metri 1,50. Con tale disposizione ci si allinea alla scelta già effettuata nella l.r. n. 13/2009 relativamente agli interventi di ampliamento e di sostituzione, i quali potevano essere realizzati anche superando di quattro metri l'altezza massima prevista dallo strumento urbanistico comunale (art. 3, comma 7l.r. n. 13/2009). Tale possibilità è esclusa relativamente ai centri storici, per evidenti ragioni di tutela». Relatore della proposta sarà il leghista Ugo Parolo.
Sono più di ottanta i sottotetti trasformati illegalmente in abitazioni vere e proprie tra Bormio e Valdisotto finiti nel mirino degli inquirenti. Il sospetto del Corpo Forestale dello Stato e della Procura di Sondrio è evidente: in questi anni in Alta Valle l'abuso edilizio sta diventando la regola. E non più tardi di un mese fa sono scattati i controlli. Secondo gli inquirenti gli elementi per sostenere le denunce ci sono tutti. Quelli che sulla carta nascevano come solai o mansarde, di fatto sono stati venuti come appartamenti dotati di regolare abitabilità.
L'articolo completo sull'edizione di giovedì 17 novembre de La Provincia di Sondrio.
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