Venerdì 17 Dicembre 2010
Muore a 52 anni, era stato
male durante una corsa

Cornaggia dava il meglio di sé su pista. Era un velocista, ma si distingueva anche nel salto in lungo e in alto. Insomma, il 52enne si allenava con costanza ed impegno ed è bello condividere uno sport con una figlia ed un gruppo affiatato, dove più che la competizione conta l'amicizia e la voglia di fare qualcosa insieme. Giuseppe è stato sfortunato. Durante l'ultimo cross Fidal della stagione in Val Malenco, che si è disputato all'inizio di novembre, è stato costretto ad interrompere la corsa a causa di un malore improvviso.
È stato portato d'urgenza al pronto soccorso e successivamente ha subito un intervento chirurgico. Purtroppo nel decorso post operatorio sono sopraggiunte altre complicazioni e l'atleta valtellinese non ce l'ha fatta. La salma è tornata a casa ieri pomeriggio, dopo che la famiglia ha autorizzato l'espianto degli organi.
Oggi alle 14.30 si svolgeranno i funerali nella chiesa parrocchiale di Cosio dove viveva con la moglie Lucia. Cornaggia lavorava al Nuovo Pignone come impiegato e oltre alla moglie, lascia le tre figlie Martina, Claudia e Marika. «Abbiamo perso un amico - dice Maurizio Piganzoli, presidente del gruppo sportivo Val Gerola - Giuseppe era una persona splendida, simpatica, di compagnia, aveva sempre voglia di scherzare. Dopo i 45 anni gli atleti vengono sottoposti a duri test cardiologici proprio per verificare le condizioni di salute di chi pratica abitualmente attività sportive ad un certo livello. Purtroppo per Giuseppe è stata una fatalità».
Le cronache non di rado registrano casi di sportivi, colpiti da improvvise crisi cardiache, anche su giovani atleti professionisti che mai, nonostante i ferrei controlli, avevano avuto problemi di cuore.
l.begalli
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