Sabato 10 Luglio 2010
Bormio, marocchino
arrestato per pedofilia

Una situazione tanto grave da far scattare l'arresto. «Ah, non si può? Non lo sapevo: ero convinto che non fosse reato. Da noi in Marocco non lo è» la sconcertante difesa del presunto pedofilo.
Ai carabinieri prima e ai magistrati poi si è difeso nello stesso modo, tentando di sostenere che, trovandosi in Italia soltanto da un mese, ignorava la legge dello Stato in cui si trovava.
Una tesi che non gli è servita a molto, visto che adesso è detenuto nella casa circondariale di Sondrio, una delle più sicure per le persone indagate per reati sessuali. Nelle carceri più grosse, i pedofili o presunti tali rischiano gravissime ritorsioni da parte degli altri detenuti.
La delicatissima vicenda non è mai stata resa nota ufficialmente, soprattutto allo scopo di tutelare l'identità e la serenità della presunta vittima. Per questo i contorni dell'accaduto sono ancora tutti da definire.
Resta il sospetto, fortissimo, di un atto gravissimo, anche se non un vero e proprio stupro. Non per niente il marocchino il marocchino è rimasto in carcere anche dopo la convalida dell'arresto.
r.carugo
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