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Sabato 03 Luglio 2010
Uomo misterioso sogna
di unire Tirano ad Aprica
Si tratterebbe di un facoltoso cittadino tiranese, che dopo avere fatto fortuna all'estero avrebbe manifestato la volontà di investire sul proprio paese d'origine attraverso un'opera - una sorta di “montagna russa” dove i carrelli per il trasporto di passeggeri scorrono su una monorotaia o, in alternativa, appesi ai binari - destinata sicuramente a far discutere

TIRANO Il nome tecnico è “coaster”. In pratica, una sorta di “montagna russa” dove i carrelli per il trasporto di passeggeri scorrono su una monorotaia o, in alternativa, appesi ai binari. Ma perché parlarne? Perché a qualcosa del genere si starebbe pensando a Tirano, per collegare il centro abduano (stazione di arrivo di due ferrovie e sito Unesco col Trenino Rosso) con Trivigno e Aprica.
L'opera avrebbe già un finanziatore interessato. Si tratterebbe di un facoltoso cittadino tiranese, che dopo avere fatto fortuna all'estero avrebbe manifestato la volontà di investire sul proprio paese d'origine attraverso un'opera destinata sicuramente a far discutere. Il progetto preliminare, però, sarebbe custodito gelosamente sotto chiave non tanto per timore che qualcuno rubi l'idea (di qualcosa di simile si era cominciato a parlare già negli anni '70, tanto che sarebbe stato addirittura previsto nel vecchio piano regolatore, ndr) ma per evitare che la diffusione anzitempo, quando ancora non c'è nulla di definitivo, possa scatenare discussioni, alzare polveroni e affossare l'opera, prima ancora che parta.
«Non intendo dire una parola fino a quando non c'è niente di concreto sul tavolo» taglia infatti corto il sindaco di Tirano, Pietro Del Simone, che sarebbe coinvolto in quanto rappresentante del Comune che dovrebbe rilasciare le autorizzazioni. D'altra parte, era stato proprio il primo cittadino tiranese ad accennare a un non meglio precisato collegamento futuro fra Tirano e Trivigno durante l'ultima riunione in Provincia per il Piano territoriale di coordinamento.
«Mi sono limitato a dire che qualunque intervento del genere maturerebbe nell'ambito del piano provinciale - prosegue il primo cittadino -, ma ripeto che non intendo dire niente al riguardo e chi lo fa se ne assume le responsabilità. Fino a prova contraria il sindaco di Tirano sono io».
Anche perché le cifre in ballo sarebbero alte. Un progetto del genere, infatti, richiede un investimento di svariati milioni di euro (c'è chi azzarda una ventina), senza contare le migliaia di metri quadrati di terreno che verrebbero interessate dalle infrastrutture collegate all'impianto a Tirano, Aprica ma, soprattutto, Trivigno.
Insomma, per il Tiranese si tratterebbe di un'opera faraonica, come del resto conferma il riserbo mantenuto attorno sia al progetto sia ai potenziali finanziatori. Ciò non toglie che qualcosa si stia in effetti muovendo, anche perché il progetto sembrerebbe sposarsi felicemente con l'idea di rilancio turistico del centro abduano portata avanti in questi anni con estrema convinzione dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Del Simone.
Facendo fede alle poche indiscrezioni che circolano (tutte ufficiose, visto che nessuno in questo momento vuole esporsi sull'argomento), un impianto come quello ipotizzato sarebbe in grado di collegare Tirano e Aprica in 12 minuti. Il che, con le strade e le ferrovie che ci troviamo, fa di certo gola agli amministratori che puntano a fare del territorio un centro di attrazione e agli operatori turistici.
Ma le incognite sono davvero tante. Non a caso in 40 anni l'idea è sempre rimasta confinata alla carta. Almeno fino ad oggi.
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