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Lunedì 01 Marzo 2010
STORICA NOTIZIA: LA MELA
DI VALTELLINA DIVENTA IGP
Ha ottenuto da Bruxelles l'Indicazione geografica protetta (Igp) contro imitazioni e falsi in Europa - «Con questo riconoscimento - dice il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia - il nostro Paese ha ben 197 prodotti certificati»
E' di oggi infatti il via libera definitivo all'iscrizione nel registro europeo delle Denominazione e Indicazione geografiche protette (Dop e Igp) di un frutto di alta qualità, dal colore e dal profumo particolarmente accentuati. Si contraddistingue anche dalla polpa compatta e dalla sua alta conservabilità. Un riconoscimento atteso da tempo e che arriva in un momendo di difficoltà per il settore, visto che la coltivazione del frutto non è più remunerativa copme in passato. La zona di produzione della "Mela di Valtellina" comprende i seguenti Comuni della provincia di Sondrio: Albosaggia, Andalo Valtellino, Ardenno, Berbenno di Valtellina, Bianzone, Buglio in Monte, Caiolo, Castello dell'Acqua, Castione
Andevenno, Cedrasco, Cercino, Chiavenna, Chiuro, Cino, Civo, Colorina, Cosio Valtellino, Dazio, Delebio, Dubino, Faedo Valtellino, Forcola, Fusine, Gordona, Grosio, Grosotto, Lovero, Mantello, Mazzo di Valtellina, Menarola, Mese, Mello, Montagna in Valtellina, Morbegno, Novate Mezzola, Piateda, Piantedo, Piuro, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Prata Camportaccio, Rogolo, Samolaco, San Giacomo Filippo, Sernio, Sondalo, Sondrio, Spriana, Talamona, Teglio, Tirano, Torre di Santa Maria, Tovo di Sant'Agata, Traona, Tresivio, Verceia, Vervio, Villa di Chiavenna, Villa di Tirano. Ora la "Mela di Valtellina" è ufficialmente nella lista dei circa 900 prodotti che rappresentano l'eccellenza dell'agroalimentare europeo, in cui l'Italia è leader.
«Con questo riconoscimento - dice il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia - il nostro Paese ha ben 197 prodotti certificati. La Mela di Valtellina Igp è l'ulteriore dimostrazione delle specificità del territorio valtellinese e delle capacità dei nostri agricoltori, che hanno saputo mantenere negli anni tecniche di coltivazione nel rispetto e nella tutela delle vallate e delle montagne, riuscendo a comunicare ai consumatori la qualità delle loro produzioni». Per l'iscrizione occorrerà però attendere la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea, nei prossimi giorni.
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