Giovedì 28 Gennaio 2010
Rientro da Auschwitz
con vagoni a -18°

Il convoglio è partito dalla Polonia con una temperatura decisamente bassa. «Il termometro segnava -18 - hanno raccontato dalla delegazione del sindacato di Sondrio -. Abbiamo cercato di risolvere i problemi costituendo una squadra di volontari, ma è stato tutto molto difficile, anche per i problemi dovuti alla lingua. Ci sono stati dei disagi enormi, anche se non sono mancate collaborazione e solidarietà fra i passeggeri dei diversi vagoni». Al confine italiano al treno sono state aggiunte due carrozze riscaldate. Ma i disagi non sono finiti, visto che è stato necessario fare i conti con lo sciopero dei macchinisti.
Anche le segreterie regionali del sindacato sono intervenute sulla vicenda. «Dopo gli scandalosi inconvenienti - hanno detto ieri i segretari generali di Cisl e Cgil - la cui responsabilità è totalmente in capo a Trenitalia, rileviamo che è intollerabile come si sia composto un convoglio di 11 carrozze, utilizzando con ogni evidenza materiale obsoleto e difettoso. Non è accettabile che si riservi un trattamento di questo genere, a chiunque esso sia, pretendendo tra le altre cose il pagamento anticipato dell’intera somma dovuta. Nella serata di martedì per questa irresponsabilità si è messa a rischio l’incolumità di 650 persone: pensionati, lavoratori, studenti e i loro insegnanti».
Gli organizzatori della trasferta ringraziano tutti coloro che erano sul “Treno per Auschwitz”, visto che hanno dimostrato un senso di responsabilità e una disponibilità di adattamento davvero encomiabili, oltre all’Unità di crisi del ministero degli Affari Esteri, alle Prefetture di Milano e Cremona, alla Presidenza della Regione Lombardia e alla Direzione di Ferrovie Nord Milano per la disponibilità e l’aiuto prestati. Cgil e Cisl della Lombardia, come già annunciato, si sono attivate con i propri legali per ottenere da Trenitalia il risarcimento dei danni materiali e di immagine subiti, «e che sono sotto gli occhi di tutti: riteniamo che tra le altre cose Trenitalia debba provvedere in tempi rapidissimi al rimborso delle spese di viaggio sostenute dalle famiglie degli alunni, dai lavoratori e dai pensionati che hanno partecipato a questo viaggio, il cui alto significato civico e politico non è minimamente scalfito dalla pessima prova che di sé ha dato Trenitalia». Anche le segreterie di Cgil e Cisl di Sondrio si associano alla protesta.
l.begalli
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