Sabato 23 Gennaio 2010
Amniocentesi killer:
pena raddoppiata

La professionista di Tresivio era accusata di aver provocato l'aborto e gravissime lesioni a una propria paziente, Cristina Bettini, che si era sottoposta a un'amniocentesi. In primo grado, nel dicembre del 2007, l'accusa aveva chiesto 1 anno e 8 mesi, la difesa l'assoluzione. Sia i legali della dottoressa che il pubblico ministero hanno però ricorso in Appello, chiedendo sempre l'assoluzione i primi e la condanna a 1 anno e 4 mesi il secondo. Il fatto risale alla primavera del 2004. La vittima aveva perso il bimbo che portava in grembo ed era finita in coma.
r.carugo
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