Scoperto un bracconiere di 70 anni

Denunciato un uomo di Cedrasco. La Provincia: «Persone senza il minimo rispetto delle regole»

Scoperto un bracconiere di 70 anni

Durante una normale attività di perlustrazione hanno scoperto un individuo, peraltro gia noto per fatti analoghi, nell’atto di uscire da una baita e di inoltrarsi nel bosco. Aveva uno zaino in spalla e in mano reggeva un fucile munito di silenziatore. Dato che la caccia agli ungulati è chiusa, gli agenti hanno raggiunto l’uomo, lo hanno fermato e identificato. L’intervento della polizia provinciale di Sondrio è avvenuto lungo un sentiero dei boschi di Colorina, in località “Bruciate”. A essere colto in flagrante un 70enne residente a Cedrasco, sorpreso con un fucile a canne rigate calibro 223 con colpo in canna e numerose munizioni sequestrate nel suo zaino e nell’abitazione perquisita. Il fucile era dotato anche di un silenziatore lungo oltre 30 centimetri e di un’ottica di precisione per la mira di cervi e camosci. Il bracconiere, dopo ulteriori controlli nella caserma dei carabinieri di Berbenno, è stato denunciato alla Procura per diversi reati, fra cui il possesso di arma alterata e non denunciata alle autorità di pubblica sicurezza. Nei guai è finito anche per caccia di ungulati in periodo di divieto.
«È avvilente constatare che vi sono in circolazione personaggi che non hanno il ben che minimo rispetto delle regole - commenta il presidente della Provincia, Elio Moretti - e che nonostante la non più giovane età, il trascorrere del tempo non ha portato loro alcun beneficio. L’unica nota lieta di questa vicenda è che questa volta l’intervento degli agenti della polizia provinciale ha permesso di prevenire e sventare atti predatori nei confronti della fauna».
Nelle scorse settimane gli agenti del Corpo di polizia provinciale hanno messo a segno altre due operazioni, identificando gli autori dell’abbattimento di quattro caprioli. In particolare, a Valdidentro è finito nei guai per bracconaggio un uomo di 84 anni. Le precedenti denunce e il passare degli anni non sono bastate a farlo demordere, visto che alla sua età continua a piazzare lacci nei boschi poco lontano dalla zona in cui vive. Quei lacci, vere e proprie trappole mortali per i selvatici, li realizza con cordina metallica (tipo quelle che vengono utilizzate per i freni di biciclette e motorini) facendo dei nodi scorsoi particolari che sono ormai diventati un suo “marchio di fabbrica”. Questa volta però gli è andata male e l’hanno preso con le mani nel sacco, mentre macellava un capriolo nella sua abitazione.
Il secondo episodio è stato accertato in località “Vigne della Sassella” nel comune di Sondrio. Qui gli agenti hanno udito dei colpi di fucile provenire dalla zona dei vigneti e hanno potuto osservare un individuo che abbatteva a fucilate un capriolo femmina per poi allontanarsi frettolosamente in direzione di Triasso. Gli agenti si sono appostati nei pressi del luogo ove è avvenuto l’abbattimento dell’animale rinvenendo altresì nelle immediate vicinanze un secondo capriolo maschio morto, anch’esso abbattuto a fucilate. Dopo circa due ore lo stesso individuo è ritornato sui suoi passi senza fucile e recuperava il capriolo femmina. A quel punto gli agenti lo hanno bloccato e identificato.

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