Nuovi passi avanti per una “Valmalenco cardioprotetta”

La tre giorni DivertiFranscia occasione per formare dodici cittadini all’uso del defibrillatore. Un dispositivo è ora presente all’esterno dell’Edelweiss

È stato uno splendido DivertiFranscia quello che si è svolto a Campo Franscia da Ferragosto a sabato scorso.
Una tre giorni di festa organizzata dagli Amici di Franscia, dalla sezione Aido della Valmalenco, con la collaborazione della Croce rossa italiana e con il patrocinio del comune di Lanzada; ma soprattutto, la manifestazione è servita per sensibilizzare i cittadini alla donazione, per formarne il più possibile all’uso del D.a.e. - il defibrillatore - e per raccogliere fondi da destinare all’Aido che dall’inizio dell’anno sta finanziando il progetto ‘Valmalenco cardioprotetta’ finalizzato a creare una rete capillare di questi importanti dispositivi salvavita in tutta la valle del Mallero.
Sono stati tre giorni di festa con musica, street food, bancarelle, giochi per i bambini e attività di formazione gratuita per operatori laici all’utilizzo del D.a.e. che ora - dopo essere stato benedetto durante la Santa Messa di sabato scorso - è presente all’esterno dell’albergo Edelweiss di Franscia.
Come gli altri esemplari già installati in Valmalenco, anche quest’ultimo è un defibrillatore semi automatico: quando viene rilevata la condizione di arresto cardiaco in una persona - cioè, è in stato di incoscienza, senza circolo né respiro -, il soccorritore deve aprire la scatola, accendere l’apparecchio, estrarre le due piastre monouso, porle sul paziente e - facendo attenzione a seguire le istruzioni vocali - limitarsi a schiacciare un pulsante; a quel punto, il defibrillatore compie automaticamente un’analisi e solo se il soggetto è in condizione di dover essere defibrillato, ordina di premere il pulsante di avvio; non ci sono rischi di peggiorare la situazione del paziente e con poco si può salvare una vita.
«Il sodalizio tra DivertiFranscia e ‘Valmalenco cardioprotetta’ ha funzionato - ha detto Bruno Marveggio, delegato provinciale dei volontari della croce della rossa italiana di tutta la provincia di Sondrio -. Venerdì scorso i nostri istruttori CeFra - Mauro Guerra e Wanda Maffenini - hanno formato all’uso corretto dei defibrillatori ben dodici cittadini di Campo Franscia».
«Viste le numerose richieste ricevute, abbiamo in programma una seconda sessione di corsi, tra una decina di giorni, sempre a Franscia, a Villa Lena. Sabato c’è stato l’allestimento cronometrato di un posto medico avanzato da parte di una sezione del gruppo maxi emergenza e grandi eventi della croce rossa, tutti coordinati dal capitano della croce rossa militare Fausto Giugni e dal delegato della croce rossa Luca Conte. Emozionante anche la Santa Messa tenuta nel pomeriggio da don Mariano Margnelli che ha usato parole davvero toccanti sull’importanza del donare e donarsi».
Dopo la funzione religiosa c’è stata la dimostrazione e la consegna ufficiale del D.a.e al gestore dell’albergo Edelweiss, Fabio Dioli, da parte del direttore Aat Areu 118 di Sondrio, il dottor Gianluca Marconi, e dell’organizzatrice dell’evento, Anna Luzzana.

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