«Nuova strada. È questa la soluzione per S.Caterina»

Tecnici del posto pronti a mettersi in gioco. «Una pista parallela» per evitare l’isolamento del paese

Con la Provinciale 29 tra Sant’Antonio e Santa Caterina interrotta chissà fino a quando, in Valfurva si guarda alla possibilità di realizzare una nuova strada, un’alternativa per bypassare il Ruinon e risolvere le problematiche attuali, dal momento che la pista forestale d’emergenza è utilizzabile solo da residenti e lavoratori autorizzati oppure per rifornimenti di viveri e altri generi indispensabili.
Senza nascondere il disappunto per le tante cose non andate per il verso giusto negli ultimi anni. Come ha sottolineato il vice sindaco, Luca Bellotti: «Avessero adottato la procedura di massima urgenza per la galleria che era in corso di realizzazione, magari ora poteva essere quasi pronta». Invece il cantiere, appena aperto, è ora bloccato dal rischio frana.
La proposta di una nuova strada è giunta nel corso della riunione fiume della Comunità Montana, effettuata venerdì pomeriggio a San Nicolò Valfurva, alla quale hanno partecipato i sindaci dei comuni dell’Alta Valle. E sono proprio il tecnici locali della Valfurva ad aver lanciato il sasso durante l’assemblea. «Dobbiamo trovarci tutti insieme, noi tecnici locali, studiare la questione e trovare una soluzione, io sono disponibile a mettermi alla direzione di una tale squadra di tecnici» - ha detto intervenendo dal pubblico Umberto Andreola, un tecnico locale.
Una proposta che è subito stata accettata dal vice presidente della Comunità Montana Alta Valle di Bormio, Remo Galli: «Per prima cosa un ringraziamento ai quei tecnici che si metteranno a disposizione, noi come Comunità Montana Alta Valtellina di Bormio ci mettiamo a disposizione per appoggiare una proposta simile che è molto interessante. Bisogna trovare una soluzione immediata per risolvere il problema. Anche le banche facciamo la loro parte in questo momento».
Una via nuova di comunicazione per uscire dall’isolamento pare quanto mai necessaria, anche perché il sindaco di Valfurva Angelo Cacciotto ha ribadito la precarietà dell’attuale strada agro-silvo-pastorale che viene utilizzata in questo momento come unico collegamento possibile fra Santa Caterina ed il resto della Valfurva: «Non mi stancherò mai di ripetere per prima cosa che bisogna togliere l’acqua che c’è su questa strada, altrimenti in inverno col gelo il percorso non sarà transitabile. Mancano inoltre i parapetti e ci sono molti tratti di grande pendenza. Anche se si dovesse asfaltare (cosa che ovviamente in questa fase non è fattibile visto che è l’unica via percorribile) resterebbero i problemi».
Una flebile speranza l’ha data il vicesindaco Bellotti: «Una nota guida alpina della Valfurva ha visionato il corpo frana e mi ha detto che la si può assolutamente bonificare». Anche il vice sindaco di Bormio, Giuseppe Rainolter ha le proprie indicazioni: « Non riuscendo a ripristinare la strada provinciale bisogna pensare ad una pista parallela un po’ come era stato fatto con la strada di San Bartolomeo in Val Pola, ovviamente col supporto degli esperti locali su come e dove realizzarla».
Anche il presidente della Comunità Montana di Bormio, Filippo Compagnoni ha evidenziato la priorità di una via di comunicazione: «Siamo nel parco dello Stelvio e rispettiamo gli animali, ma se serve la strada per aiutare le persone bisogna farla, ci mancherebbe altro».

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