Lecco, i supermercati

non donano più cibo

Hanno ristretto i cordoni: dal 2010, grazie a un accordo, arrivavano alimenti sulla mensa della Caritas per 30mila euro all’anno. Adesso basta

LECCO

Niente più cibo dai supermarket della città. Neanche quello “fresco” in scadenza e che rischia di finire nel forno inceneritore di Valmadrera.

Il grido d’allarme lanciato dalla mensa Caritas di San Nicolò è fatto proprio anche da Ivano Donato, assessore ai servizi alla persona del Comune e fautore del progetto Last Minute Market. Ovvero quel progetto che dal 2010 porta nelle tavole degli indigenti cibo per un controvalore di circa 30mila euro all’anno. Tutto regalato da quattro supermercati della città. «Anche il progetto Last Minute Market si è fermato – ammette Donato - Era un progetto di recupero molto importante: avevamo fatto una convenzione con quattro supermercati che ci davano le loro eccedenze alimentari. Ma alcuni di loro hanno cambiato gestione e il risultato è che non daranno più nulla. Che fine facciano queste eccedenze, non è dato sapere ma rientra nella loro nuova politica non darlo a noi».

Il che mette in grande difficoltà tutto il sistema caritatevole legato allo sfamare gli indigenti. Non solo quelli della mensa di San Nicolò, ma anche tutte quelle famiglie che ricevono i pacchi alimentari, fortunatamente aiutati con altre raccolte.

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