“Trovato” l’aeroporto per la provincia

A Samaden via libera ai voli anche in caso di nubi, la pista dista 50 km da numerose località della Valle. Nel 2021 poi l’intervento sulla struttura che potrebbe diventare fondamentale anche per i turisti diretti in Italia.

Dalla scorsa settimana anche all’aeroporto di Samaden si può contare sul volo strumentale. Questa novità farà bene al turismo di Sankt Moritz e delle località limitrofe, dove lavorano migliaia di frontalieri valtellinesi e valchiavennaschi. Ma si tratta di un passo in avanti che può comportare dei benefici anche per la provincia di Sondrio, visto che l’aerodromo dista poco più di cinquanta chilometri sia dalla Valchiavenna, sia dalla Media e Alta Valtellina.

Sulla pista engadinese c’è la possibilità di utilizzare un sistema di navigazione satellitare compatibile con la maggior parte dei jet che consente agli aeromobili di atterrare e decollare anche quando il cielo è nuvoloso. Nella plancia dei comandi della maggior parte dei jet è installato un software – una specie di Tom Tom dell’aria - che consente di visualizzare le informazioni relative alle piste. Dalla scorsa settimana fra le mappe c’è anche quella dell’Engadin Airport. Questo permetterà di programmare atterraggi e decolli senza dipendere dal bel tempo. «Dal 5 dicembre si può volare con le regole del volo strumentale o instrument flight rules e il sistema satellitare di navigazione Gnss - spiega Martin Binkert, responsabile dei servizi a terra -. Per i piloti si tratta di un cambiamento importante, in particolare quando ci sono delle nuvole sopra la pista, perché con questa tecnologia si può viaggiare su una rotta sicura, in tutta tranquillità». I benefici saranno rilevanti non soltanto per la sicurezza, ma anche per il turismo dell’Engadina, come sottolinea Christian Gorfer, direttore finanziario di Engadin Airport.

«Presto ci saranno i primi eventi della stagione, a cominciare dalle gare di Coppa del mondo di sci. Abbiamo già numerose prenotazioni per i parcheggi dei velivoli». Segnali positivi, che seguono quelli di un’estate con il segno più per la località “top of the world” e i paesi limitrofi. Intanto si lavora al progetto da ventidue milioni di franchi per la riqualificazione dello scalo, che con i suoi 1707 metri di quota è il più elevato d’Europa e l’anno scorso ha fatto segnare circa 13mila movimenti. Nel 2021 ci sarà l’inizio dell’intervento che determinerà una crescita della qualità della struttura e dei servizi offerti con circa trenta dipendenti. Non soltanto alla parte svizzera della regione retica.

Nel 2026 alcune gare delle Olimpiadi invernali si svolgeranno in Alta Valtellina, a poco più di cinquanta chilometri da Samaden. E in quell’occasione l’aeroporto engadinese potrà essere a disposizione delle delegazioni e del pubblico. «A quel punto avremo il nuovo aeroporto - conclude fiducioso Gorfer -. Ci sarà la possibilità di fare atterrare qui a Samaden le squadre che poi si sposteranno a Livigno per partecipare a questo evento davvero speciale».

Sulla pista engadinese, lunga 1800 metri, sono atterrati nel recente passato dei velivoli di grandi dimensioni, ad esempio Boeing 737 in allestimenti molto lussuosi. Con aeromobili di questo tipo c’è la possibilità di fare viaggiare molte persone, con evidenti benefici non soltanto per l’Engadina, ma anche per le regioni limitrofe.

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