Stazione elettrica di Terna, il Comitato “vota” sì

Villa di Tirano Cardettini non ha dubbi: «Occasione unica, non si può perdere un progetto pronto e finanziato»

«Come territorio non possiamo perdere questa occasione».

Lo afferma Renato Cardettini, del Comitato per la razionalizzazione delle linee alta tensione Valtellina Valchiavenna e Valcamonica, che esprime il suo punto di vista in seguito alla riunione che si è tenuto al palazzo della Provincia di Sondrio, venerdì scorso, per discutere della realizzazione di una stazione elettrica a Villa di Tirano nell’ambito della “Razionalizzazione Valtellina (fase B) tratto tra Grosio e Villa di Tirano - stazione Rtn Poschiavino”.

«Terna ha presentato un progetto imponente che consentirà di demolire 480 km di linee in Lombardia e altri 1.300 tralicci - afferma Cardettini -. Per il solo territorio della provincia di Sondrio, Terna ha previsto un investimento complessivo di 1,7 miliardi di euro per la razionalizzazione di Valtellina e Valchiavenna, dimostrando grande attenzione per un’opera strategica, sia in termini di impatto paesaggistico che di stabilità della rete elettrica. Si tratta di un progetto che segue le aspettative racchiuse nell’accordo quadro del 2003, consentendo di liberare il territorio da moltissime linee aeree, cosa non secondaria considerando che il nostro territorio è a vocazione turistica. Progetto presentato da Terna dopo circa due anni di incontri e discussione con la provincia e i sindaci interessati dalle opere, in particolare della Comunità montana di Tirano».

Il Comitato ricorda come a Terna fosse stato chiesto di valutare delle ipotesi alternative alla localizzazione della cabina di trasformazione a Villa di Tirano per superare le criticità e migliorarne inserimento. Ipotesi alternative che sono state tutte valutate e presentate per l’appunto venerdì in Provincia di Sondrio, alla presenza del presidente Elio Moretti, del sindaco di Villa di Tirano Franco Marantelli e di Tirano Franco Spada, di Fulvio Santarossa del raggruppamento di cittadini “Amici dei Chiari” e di Cardettini per il Comitato per la razionalizzazione rete AT di Valtellina, Valchiavenna e Valcamonica.

«È stato presentato da Terna un progetto rivisto che prevede una grossa riduzione dell’ingombro di stazione a Villa di Tirano: da 8 ettari circa a 5 da subito ed a 4 alla fine dei lavori di razionalizzazione - entra nel dettaglio Cardettini -. Sono stati sentiti tutti, i sindaci e i rappresentanti dei Comitati, spiegate le scelte e valutate le maggiori criticità di ipotesi alternative. Anche se la soluzione non soddisfa tutte le amministrazioni, è il momento delle decisioni».

Il progetto, aggiunge, «è stato svolto seguendo le aspettative del protocollo 2003 e dopo due anni di concertazioni tra Terna e le amministrazioni locali che hanno richiesto delle modifiche.  Come territorio non possiamo perdere questa occasione.  Qualcuno è davvero disposto a prendersi la responsabilità di far perdere ai cittadini di Valtellina e Valchiavenna un’occasione unica che lascerebbe un’eredità importante ai nostri figli, in termini di benefici paesaggistici ed elettrici in un momento in cui si parla di transizione ecologica? Non possiamo sempre rimanere ai margini o pensare di rimettere in discussione tutto dopo anni di lavoro con un progetto pronto e finanziato».

E conclude: «Forse è arrivato il momento che la politica locale si faccia valere con un atto di coraggio a beneficio di tutto il territorio. Sono i nostri sindaci e amministratori a dover decidere visto che li abbiamo votati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA