Il cinema è una leva per la crescita. E il Lario vuole essere protagonista

L’incontro A Venezia il secondo appuntamento sui progetti di sviluppo nell’area Como-Lecco Si punta a un ritorno di immagine per il territorio, ma anche a generare business per le imprese

«In questi anni e con gli eventi a Venezia abbiamo messo a fuoco il ruolo del cinema sul Lago di Como. Come imprese e sistema economico ci troviamo di fronte a una risorsa che vale la pena seguire, governare e gestire – ha detto ieri, alla Mostra del cinema, Lorenzo Riva, imprenditore e vice presidente della Camera di Commercio di Como Lecco - ci siamo riconosciuti come una comunità che può fare del business non solo grazie alla bellezza del territorio ma anche grazie alle persone che lo rappresentano in grado di fare del loro lavoro un’arte».

E infatti «il Lago di Como è un contesto che si sta organizzando in modo strategico, ordinato per accogliere le produzioni cinematografiche e per preparare meglio il territorio alle conseguenze dell’esposizione attraverso i media, cinema e tv» ha riconosciuto Cristina Priarone, presidente dell’associazione delle Filmcommission italiane, intervenuta al secondo appuntamento del “Lago di Como” alla Mostra del Cinematografica sul valore economico del cinema sul Lario.

Per il quarto anno consecutivo la Camera di Commercio di Como-Lecco, grazie alla collaborazione della Fondazione Ente dello Spettacolo e con il supporto organizzativo di Lariofiere, coglie la prestigiosa occasione per presentare il territorio lariano e il suo sistema produttivo agli operatori della filiera del cinema, della tv e del teatro.

Nell’arco di due giornate, ieri e venerdì scorso, i maggiori player del territori di Como e Lecco, istituzionali e privati, per confrontarsi sulle ricadute economiche e promozionali che le produzioni cinematografiche possono generare nei territori, sia in termini di investimenti e opportunità di business che di ritorno di immagine della destinazione turistica.

C’è un mondo che aspetta di essere valorizzato. Dal tessile per i costumi all’arredo alle location fino alle imprese turistiche, una nuova filiera prende forma sul Lago per immaginare anche nuove risorse culturali nel settore digitale e della narrazione, perché l’arte varia del cinema si alimenta di professionalità artistiche e tecniche che possono trovare spazio per emergere.

«Il cinema è cultura, creatività, arte e intrattenimento – ha voluto sottolineare il prevosto di Lecco don Davide Milani, presidente della Fondazione ente dello spettacolo, che ha condotto la tavola rotonda - ma è anche un settore economico in grado di generare, nel solo mercato italiano, un volume d’affari pari a oltre 4 miliardi di euro. Ma l’arte ha filiere molto lunghe e la relazione tra cinema ed economia è complessa».

Da qui la necessità di una cura particolare e di strategie dedicate. Collegato da remoto il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, ha spiegato come il cinema e gli eventi siano driver importanti per il posizionamento dell’immagine un territorio che ha ancora spazi che può proporre destinazioni alternative. «Si sta scoprendo anche “quel ramo del Lago di Como”» concorda nel suo intervento Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco.

Regione Lombardia sta investendo con un bando ad hoc sull’economica destinata al cinema, oltre ad aver sostenuto la riapertura delle sale Astra a Como e Aquilone a Lecco, come ha ricordato Francesca Caruso, assessore Cultura di Regione Lombardia.

«Il nostro territorio è fatto per cose grandi» ha aggiunto Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione comunitaria lecchese. «Si aprono opportunità per le piccole imprese arigiane – ha detto Ilaria Bonacina, presidente Confartigianato Imprese Lecco – per far conoscere il loro valore, ma anche la capacità di essere flessibili» e Pasquale Diodato, Cna cinema e audiovisivi, ha aggiunto l’importanza di collaborare in modo trasversale.

Il presidente di Fondazione Lariofiere Fabio Dadati ha citato il nuovo film di Antonio Albanese “Cento domeniche”, che uscirà a novembre ed è stato girato in provincia di Lecco, «interessante perché racconta il territorio in modo autentico».

È poi intervenuto il sottosegretario all’Autonomia e ai rapporti con il Consiglio regionale Mauro Piazza sulla necessità di individuare il target di pubblico che si vuole attrarre.

Infine, come presidente di Villa Erba, Claudio Taiana ha descritto quella che è una location ideale e unica per il cinema, con 90mila metri quadrati tra giardino e parco della villa tutti fronte lago.

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