Ethixtyle, il tessile unito per la sostenibilità

Confronto, condivisione e misurazione dei dati, queste le parole chiave di una filiera tessile che vuole essere sostenibile e che in parte lo è già.

Nella cornice de La Tessitura di Figino Serenza, è andata in scena ieri pomeriggio «Ethixtyle - Benchmarking the future», iniziativa firmata ForTextile, il progetto di Centro Tessile Serico Sostenibile Srl, struttura che fa parte del sistema di Fondazione del Tessile Italiano, Confindustria Como, Sistema Moda Italia e Confartigianato Imprese Como. Non solo talk ma anche dimostrazioni pratiche e innovazioni in ottica sostenibile.

La scheda ambientale

A mettere a fuoco uno dei punti fondamentali della giornata Andrea Crespi, vice presidente di Sistema Moda Italia con delega alla sostenibilità: «La misurazione è un tema essenziale, serve per migliorarci e per non finire nel green washing. Quando oggi prendiamo una commessa dobbiamo fornire una scheda tecnica, domani che è già oggi, verrà richiesta anche la scheda ambientale con le misurazioni dell’impatto che il nostro prodotto ha. Ogni capo dovrà avere un Digital Product Passports, se le nostre aziende non saranno in grado di misurare e certificare dati secondo metodi ancora in fase di definizione, perderemo opportunità di business».

Sulla stessa linea Federico Colombo, presidente del Gruppo filiera tessile di Confindustria e presidente del Centro Tessile Serico Sostenibile: «È indispensabile misurarsi e possiamo farlo solo facendo sistema, renderci forti per affrontare i cambiamenti del domani».

«Abbiamo dato il via alla co-strategy di questi anni della quale fanno parte la sostenibilità e l’education – ha affermato Gianluca Brenna presidente di Confindustria Como – In tema di sostenibilità mi piace trovare riunito qui gran parte del nostro distretto, ogni azienda è un pezzo fondamentale della filiera. L’education deve essere presa in considerazione in una duplice veste: la formazione dei ragazzi dal punto di vista professionale, ma anche come consumatori. Come distretto abbiamo la possibilità di trasmettere loro quali sono i nostri valori in modo che possano apprezzare la filiera».

Le certificazioni

«Le imprese artigiane sono in linea con il pensiero di Brenna – ha sottolineato Roberto Galli presidente di Confartigianato Imprese Como – La linea futura da perseguire è quella di fare rete, essere parte di un sistema con una visione di sostenibilità».

«ForTextile è la certificazione di processo del nostro distretto nata 22 anni fa con lo scopo di portare le aziende verso gli standard più alti possibili a livello qualitativo – ha evidenziato Andrea Taborelli presidente del Comitato ForTextile – Nel tempo sono stati aggiunti gli aspetti etici, ambientali, sociali e di governance. In che modo? Solo grazie alle sinergie tra imprese».

«Abbiamo messo a disposizione tanti strumenti gratuiti in merito alla sostenibilità, come Re-Fil dove alcune imprese della filiera hanno costruito un tool oggi a disposizione del distretto – ha commentato Marco Galimberti presidente della Camera di Commercio Como-Lecco - Il “sistema” non deve essere solo imprenditoriale, ma un network che comprendere imprese, cittadini e istituzioni. Le imprese da sole non possono essere sostenibili se fuori non c’è un ambiente che gli permette di crescere».

«Uno dei grandi temi è la differenza tra quello che serve al mercato del lavoro e quello che si impara a scuola - ha affermato Alessandro Fermi assessore regionale all’Università, ricerca e innovazione - Un differenziale molto alto che ci è costato negli ultimi trent’anni 20 punti di competitività con la Germania. Il percorso culturale che ha portato alla teoria, sbagliata, che la formazione tecnica sia di serie b rispetto a quella umanistica, ha dato come risultato che oggi si fa una gran fatica a trovare personale formato».