Energia idroelettrica e anche fotovoltaica. L’esempio Val di Lei

Rinnovabili Pannelli solari lungo i 550 metri della diga. Il lago è in territorio di Piuro ma gli impianti sono svizzeri. La produzione copre il fabbisogno annuo di 160 famiglie

La diga della Val di Lei? Coperta di pannello fotovoltaici. L’iniziativa è Svizzera, perché se le acque del bacino sono interamente sul territorio italiano, l’impianto per la produzione di energia idroelettrica è di proprietà elvetica. L’iniziativa, però, ha un evidente riflesso anche per l’Italia e la Valchiavenna in particolare. Se non altro come modello che potrebbe essere preso a prestito per i, non pochi, bacini esistenti in valle. Nessuno grande come la diga della Val di Lei, ma di impianti ce ne sono. Sulla diga della Val Ferrera è in fase di realizzazione un nuovo impianto fotovoltaico.

In Bregaglia

Non è nemmeno una novità per i bacini al confine con l’Italia. Negli anni passati un intervento simile è stato varato con l’installazione di “Solar Albigna” in Val Bregaglia. Quello della Valle di Lei è il secondo progetto in alta montagna costruito dalla società Ewz sfruttando la parete della diga grazie alla collaborazione con Khr proprietaria dell’impianto esistente. I responsabili hanno spiegato che l’impianto, posto a circa 1.900 metri di quota, sarà composto da oltre 1000 pannelli fotovoltaici in grado di produrre circa 380 megawatt/h di elettricità ogni anno.

La struttura avrà una lunghezza di 550 metri e coprirà il fabbisogno annuo di energia elettrica di 160 economie domestiche. Zurighesi, purtroppo non ci saranno vantaggi per l’Italia anche se Ewz paga al Comune di Piuro ogni anno i canoni per lo sfruttamento delle acque. Secondo quanto spiegato da Ezw i pannelli in ambiente alpino sono altamente efficienti e permettono una produzione affidabile anche in inverno. In alta montagna, anche senza una esposizione particolarmente favorevole, si produce tanta energia. L’esperienza dell’Albigna ha dimostrato come la produzione di impianti di questo tipo superi del 25% quella degli impianti dell’altopiano centrale svizzero. Secondo Ewz, inoltre, circa il 50% dell’elettricità prodotta arriva dal semestre invernale.

Inaugurata nel 1961

L’impatto estetico, si va ad operare su grigie pareti di cemento certo già in partenza non gradevolissime alla vista, è ridottissimo. La diga della Val di Lei è stata costruita interamente da maestranze italiane tra il 1957 e il 1961, anno di inaugurazione. Si tratta di una diga ad arco che può contenere fino a 197 milioni di metri cubi di acqua su un bacino lungo quasi 8 chilometri. Il muro di contenimento è alto 141 metri e lungo 690.

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