Edison, 140 anni di storia
Nel futuro tanto nucleare

Presentati gli obiettivi dell’azienda che in Valle conta su sette centrali Obiettivo: meno emissioni

Appena iniziati i festeggiamenti per i 100 anni della centrale Venina di Piateda che, insieme alle altre sette centrali idroelettriche presenti in provincia di Sondrio produce energia rinnovabile, Edison guarda avanti e, nell’anniversario dei 140 anni dall’avvio delle attività ricordato ieri a Milano, presenta la strategia di sviluppo al 2030 e le ambizioni al 2040, volte a consolidare l’impegno nella transizione ecologica.

«Centoquarant’anni fa abbiamo avviato il processo di elettrificazione del Paese e abbiamo inaugurato una nuova era - ha ricordato Nicola Monti, amministratore delegato di Edison -. Oggi siamo un leader della transizione energetica e la nostra storia di primati ci ha abituati a contribuire con responsabilità al futuro del Paese per garantire sempre la sicurezza, la stabilità e l’autonomia del sistema energetico nazionale. Questo significa compiere oggi scelte coraggiose stimolando tutti gli attori a un confronto serio e ispirato alla neutralità tecnologica, che integra sicurezza e indipendenza del sistema con sostenibilità economica ed ambientale».

Per accelerare il percorso di transizione energetica Edison ha presentato un piano che prevede investimenti per 10 miliardi di euro tra il 2023 e il 2030, di cui l’85% in linea con i Sustainable development goals (SDG’s) dell’Onu. Una trasformazione che fa leva sull’eccellenza delle competenze già in azienda e sulla previsione di inserire da qui al 2030 una media di 300 persone all’anno per circa il 50% orientate su giovani neodiplomati e neolaureati, prevalentemente con curriculum scolastici sulle discipline stem, il 60% dei quali inseriti presso tutte le sedi e impianti territoriali che ospiteranno i nuovi investimenti.

Con questo piano il Gruppo ha l’obiettivo di raddoppiare il margine operativo lordo in una forchetta compresa tra 2 e 2,2 miliardi di euro a fine piano rispetto a 1,1 miliardi del 2022. E di farlo attraverso un significativo cambiamento del portafoglio industriale che porterà le attività a emissioni dirette nulle o quasi nulle a rappresentare il 70% rispetto a una media dell’ultimo triennio del 35%.

L’ambizione è di avere il 90% della produzione di energia decarbonizzata entro il 2040 grazie all’impiego di rinnovabili e nuove tecnologie, come la cattura della CO2 e il nuovo nucleare, se si creeranno le condizioni per il suo ritorno in Italia. In particolare, Edison punta ad avviare due impianti nucleari da 340 MW ciascuno.

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