Edilizia, crisi continua

Ma non crolla la speranza

In rosso i dati semestrali della Cassa edile. Nel giro di tre anni persi 900 posti di lavoro

Edilizia, crisi continua Ma non crolla la speranza
Nel settore dell’edilizia si è registrato un calo di dodici milioni di euro all’anno nei salari dal 2010 a oggi
SONDRIO

Novecento operai in meno al lavoro, un calo di dodici milioni di euro all’anno nei salari dal 2010 a oggi. La crisi dell’edilizia continua.

I dati della Cassa edile sul semestre ottobre-marzo dimostrano che la situazione nel comparto delle costruzioni continua a essere molto complessa. Un dato esprime in modo chiaro questa tendenza.

Il numero medio di operai occupati era pari a 3.131 nel 2010, poi è sceso di anno in anno fino ad arrivare a quota 2.231. Negli ultimi dodici mesi c’è stato un calo del 6,4%, pari a circa 150 unità. In pratica si tratta di ben novecento posti in meno nel quadriennio.

Sergio Clari della Feneal rileva che è solo la parte finale di un calo partito nel 2008. «Da un lato c’è il discorso degli appalti pubblici , che devono garantire ossigeno al settore e all’indotto. Il governo dà segnali positivi per le scuole e non si può dimenticare la messa in sicurezza del territorio. Senza dimenticare lo sblocco del patto di stabilità per quegli enti virtuosi bloccati dalla legge e la necessità di investire nell’housing sociale, magari recuperando stabili obsoleti. Ci auguriamo, inoltre, che gli sgravi fiscali possano proseguire anche in futuro».

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