Crisi idrica, via libera ai prelievi
«Avremo meno acqua nei fiumi»

L’assenza di precipitazioni ha costretto la Regione a derogare al deflusso minimo dei fiumi. Sertori: «Quest’anno c’è il 60% di acqua in meno rispetto alla media. Lo scopo è far salire il livello dei laghi»

La richiesta di un piano invasi da realizzarsi con il Pnrr nel medio periodo e, subito, deroga al deflusso minimo vitale per fare scorta nei laghi. Ci sarà meno acqua nei fiumi lombardi. Come già ventilato nei giorni scorsi, davanti ad una crisi idrica senza precedenti come quella che stiamo vivendo, il tavolo regionale riunito a Milano alla presenza del presidente della Lombardia Attilio Fontana, degli assessori regionali Massimo Sertori (Enti locali, Montagna e Risorse energetiche), Fabio Rolfi (Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi), Raffaele Cattaneo (Ambiente e Clima), il segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po, Meuccio Berselli e i rappresentanti delle associazioni di agricoltori, dei consorzi di bonifica, degli enti regolatori dei grandi laghi e dei principali produttori di energia idroelettrica, ha deciso per il taglio dei deflussi.

«Siamo di fronte a una vera crisi idrica - dice Sertori che ha portato i dati elaborati dalla sua direzione generale insieme ad Arpa Lombardia per avere un quadro quanto più preciso possibile -, una situazione che presenta il 60% in meno di acqua rispetto alla media del periodo storico. L’andamento delle precipitazioni dei mesi invernali, decisamente sotto la media del periodo, e la conseguente mancanza di accumulo di riserve (sia sotto forma di neve, sia sotto forma di acque trattenute negli invasi idroelettrici e nei grandi laghi), ha determinato un deficit importante. La Regione in accordo con i soggetti presenti al tavolo, ha valutato l’opportunità di effettuare deroghe al rilascio del deflusso minimo vitale, nell’ambito di quanto previsto dal vigente programma di tutela e uso delle acque, con lo scopo primario di invasare acqua nei laghi, iniziando strategicamente con i laghi di Iseo e Como, con un contemporaneo slittamento dei tempi per l’inizio della stagione irrigua».

Durante la riunione sono state messe sul tavolo tutte le istanze dei partecipanti per affrontare la crisi con progettualità che mirano ad un utilizzo ed una gestione ottimale della risorsa acqua. «Intendiamo procedere con lo stesso metodo e riunirci con cadenza fissa, per monitorare attivamente la situazione e prendere celermente tutte le azioni che si riterranno man mano necessarie per fronteggiare la siccità che ci ha colpiti - aggiunge Sertori -. Il confronto è stato proficuo, abbiamo trovato una soluzione di compromesso accettabile anche grazie alla disponibilità di tutti gli intervenuti».

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