Covid, meno infortuni sul lavoro
Ma 890 denunce di contagi

Rispetto al 2019 il numero di infortuni sul lavoro è in calo. Ma in provincia di Sondrio sono state ben 890, dall’inizio dell’emergenza al 30 settembre, le denunce legate al contagio da coronavirus. I dati sono quelli del Comitato consultivo dell’Inail di Sondrio relativi ai primi nove mesi dell’anno.

Complessivamente le denunce sono state 1586, con una certa diminuzione rispetto all’anno precedete, quando gli infortuni denunciati erano stati 1734.

«Un calo è normale, considerata la riduzione delle ore lavorate – commenta il presidente del comitato, Giorgio Nana, sindacalista della Cgil di Sondrio -. Ma è assolutamente rilevante il numero di denunce legate al coronavirus, che tra l’altro non tengono conto della situazione complicata dei tre ultimi mesi». Secondo i dati dell’Inail gli infortuni mortali denunciati in provincia nei primi nove mesi dell’anno sono sette, di cui tre già accertati.

Uno è dovuto a un infortunio sul lavoro, uno è stato provocato da una malattia professionale e uno dalla Covid-19. A livello nazionale sono oltre 100mila le denunce di contagio sul lavoro da Covid-19 registrate dall’inizio della pandemia al 30 novembre. Secondo l’Inail le denunce di casi mortali totali sono state 366, 34 dei quali denunciati a novembre.

I casi di contagio in più rispetto al monitoraggio del mese precedente sono 37.547, di cui 27.788 riferiti a novembre e 9.399 a ottobre.

Nel complesso i contagi da Covid sono 104.328, pari al 20,9% delle denunce di infortunio sul lavoro pervenute dall’inizio dell’anno e al 13% dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità alla stessa data. Le denunce di casi mortali di contagi da Covid sul lavoro - segnala l’Inail - sono 366, pari a circa un terzo del totale dei decessi denunciati all’Inail dall’inizio dell’anno, con un’incidenza dello 0,7% rispetto ai deceduti nazionali da Covid-19 comunicati dall’Iss alla stessa data. Un altro ambito sul quale lavora il comitato attivo all’Inail è il bando Isi Inail.

L’obiettivo è incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, incentivare le micro e piccole imprese nel settore agricolo per l’acquisto di nuovi macchinari e di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.

«A livello nazionale sono stati stanziati 65 milioni di euro, questa volta rivolta al settore dell’agricoltura - aggiunge Nana -. Negli anni scorsi la Valtellina era stata una delle provincie più attente alla richiesta di fondi, con 88 aziende coinvolte nel 2018 e quasi 6 milioni erogati».

Le domande dovranno essere presentate dal 14 al 28 gennaio 2021.
S.Bar.

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