Clima autunnale, dopo la siccità
Le mele sono pronte

Clima e agricoltura Melavì: «A sorpresa raccolto ottimo Ma bisogna accelerare la macchina organizzativa» Dopo le Gala, è ora di passare a Golden, Red Rockit

Temperature sempre alte, escursioni termiche del tutto limitate e precipitazioni pressoché inesistenti. Si conclude così un’estate particolarmente dura per i meleti: dopo anni penalizzati dalla grandine o dalla minaccia della cimice asiatica, volge ora al termine una stagione segnata da una serie di cause climatiche che hanno destato parecchie preoccupazioni.

Cosa cambia

Eppure, «l’annata alla fine si sta rivelando positiva per quantitativo e qualità del prodotto», confermano dall’ufficio tecnico di Melavì, la società di Ponte in Valtellina che riunisce oltre trecento aziende agricole produttrici di mele in Valtellina.

«Siamo solo all’inizio di settembre, mentre già sembra di essere in autunno inoltrato e, di conseguenza, anche la raccolta delle mele quest’anno ha subìto delle notevoli anticipazioni. In alcune zone si registra, addirittura, un anticipo di oltre dieci giorni», spiegano.

La natura, ovunque, ha accelerato il passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale, complici «le temperature ben sopra le medie del periodo e le scarsissime precipitazioni degli ultimi mesi», commentano sempre gli esperti dell’ufficio tecnico di Melavì. «In più, la situazione risulta aggravata anche dalle pochissime risorse legate all’innevamento invernale», esaurite – come ribadito più volte, anche su queste colonne – già a inizio giugno.

Tali aspetti «penalizzano molto la macchina organizzativa legata all’intera organizzazione, che molto repentinamente e in maniera frenetica si è trovata a dover organizzare gli aspetti tecnici e pratici che di norma vengono gestiti in un lasso di tempo maggiore», aggiungono i tecnici, davvero impegnati in questi giorni per pianificare il lavoro nel modo migliore.

«Terminata da pochissimo – aggiungono – la raccolta della varietà precoce Gala, toccherà quindi, a partire dalla prossima settimana, alle varietà principali, nello specifico: Golden, Red e Rockit®». Da domani, insomma, si inizierà a cogliere la mela dal color giallo oro, caratteristica esaltata dall’irraggiamento solare ottenuto per l’esposizione est-ovest della Valtellina e per l’escursione termica tipica delle zone di montagna. Tipica solitamente, sì, dato che quest’anno le notti tropicali hanno superato ogni massimo storico.

Infatti, al momento «la colorazione non risulta essere particolarmente intensa, a causa dell’insufficiente escursione termica. Non si può fare altro che sperare in un abbassamento delle temperature, in particolare quelle notturne», commentano sempre da Melavì.

Annata positiva

La Red – che viene raccolta tra settembre e i primi d’ottobre – è invece una «mela profumata e aromatica con polpa succosa e colorazione molto intensa, dalla forma allungata e con i caratteristici cinque lobi nella parte inferiore». Rockit®, infine, è «una mela unica dal sapore dolce, croccante e succosa, di piccole dimensioni ma di pregiate caratteristiche organolettiche».

Come si diceva, «nonostante le condizioni climatiche quasi estreme e la scarsità di escursione termica, riscontriamo un’annata positiva quantitativemente e qualitativamente», confermano ancora i tecnici Melavì. Al più, «si può rilevare, anche se in maniera limitata e circoscritta, un prodotto di pezzatura leggermente inferiore nelle zone in cui l’impianto irriguo è stato deficitario».

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