Benvenuto ai nuovi maestri del lavoro. A fine anno la cerimonia del centenario

L’evento Sono undici i professionisti che riceveranno la Stella al Merito dal Quirinale. La consegna ufficiale è stata rinviata a dicembre: ieri un piccolo “anticipo” a Lariofiere

Un incontro di benvenuto per i nuovi maestri del lavoro, i professionisti comaschi e lecchesi che nel 2023 riceveranno la stella al merito per concessione del presidente della Repubblica. La riunione si è tenuta ieri pomeriggio a Lariofiere ed è stata organizzata dal Consolato di Como e Lecco della Federazione nazionale dei Maestri del Lavoro, guidato dal console Silvio Ghislanzoni.

«Normalmente la consegna della stella ai nuovi maestri lombardi si tiene il primo maggio a Milano - ha ricordato Ghislanzoni - ma quest’anno, in occasione del centenario del premio istituito per legge nel 1923, la cerimonia è spostata al 5 dicembre. Questa è l’occasione per iniziare a darvi il benvenuto nella nostra famiglia, in attesa della cerimonia di fine anno alla presenza dei prefetti di Como e Lecco».

Il Consolato di Como e Lecco contava 230 associati, i nuovi ingressi fanno salire il numero a 241. Gli 11 nuovi maestri del lavoro, proposti dalle aziende in cui operano, sono Andrea Bianchi di Senna Comasco (Leonardo spa), Rosella Maria Cortesi di Civate (RxPack Srl), Alessandra Frangi di Villa Guardia e Mirko Gasparini di Bizzarone (Tessitura Tele Meccaniche Rossi srl), Paola Maria Gallieni di Albavilla (Gruppo Pontiggia srl), Sergio Giardino di Cernobbio (Soag Europe sa), Patrizia Guaitani di Lomagna (Ibm Italia spa), Cinzia Licandro di Como (Italfarmaco spa), Luigi Piazza di Appiano Gentile (Argoclima spa), Dante Spreafico di Valbrona (Monzesi srl) e Fabio Spreafico di Castello Brianza (Elettrosystem srl).

Ghislanzoni ha letto i nomi dei nuovi maestri e delle loro aziende di appartenenza, poi ha lasciato il microfono a ognuno di loro per una breve presentazione. La conferma del riconoscimento è arrivata per tutti nei giorni scorsi con un telegramma inviato dal Ministero del lavoro, in attesa della cerimonia di dicembre possono già appuntare al bavero della giacca la spilletta della Federazione.

Il titolo di maestro del lavoro, conferito con decreto dal Presidente della Repubblica, è riservato ai lavoratori che hanno compiuto 50 anni di età e che hanno prestato attività lavorativa per almeno 25 anni alle dipendenze di una o più aziende. I decorati devono essersi distinti per meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale, e devono aver contribuito al miglioramento del proprio ambiente lavorativo.

I maestri sono un esempio da seguire e lo testimonia l’attività svolta ogni anno dallo stesso Consolato di Como e Lecco nelle scuole di ogni ordine e grado: le lezioni in classe, previste da un accordo tra la Federazione e il Ministero dell’istruzione, servono a spiegare ai ragazzi quali siano i valori più importanti del mondo professionale, a partire da temi fondamentali e trasversali come quelli della sicurezza e della formazione.

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