Virus, il conto del lockdown
in provincia è costato 347 milioni

È la stima del sito Covidanalysis.it sulle conseguenze economiche del lockdown dal 22 marzo al 27 aprile. Durante il blocco si è fermato il 63,5% delle industrie valtellinesi, nei servizi lo stop è stato pari al 46% delle attività

Un conto - salato, ed è solo una prima stima - pari 347milioni di euro: è questo il costo del lockdown per le imprese e i servizi della provincia di Sondrio.

Il danno economico, che si è registrato in conseguenza della chiusura della gran parte delle attività produttive durante la fase 1 dell’emergenza coronavirus, quindi nel periodo che va dal 22 marzo al 27 aprile, è stato calcolato dal portale Covidanalyisis.it, lanciato dalle startup Apfelstrudel e Digital Garage Labs, in collaborazione con la società O&DS. La stima - è bene ricordare che non si tratta di dati definitivi - è stata effettuata prendendo come riferimento i dati Istat 2017 e parametrando la riduzione delle entrate sui 35 giorni di lockdown. L’osservatorio presente sul sito Covidanalyisis.it, creato allo scopo di dare un contributo per fermare il panico da coronavirus e per contrastare la diffusione delle fake news che lo alimentano, permette inoltre di analizzare la situazione comune per comune.

Il bilancio

Secondo questa analisi, durante il periodo di emergenza ha interrotto la propria attività il 63,5% delle industrie valtellinesi: 2.274 su un totale di 3.502. Le imprese che sono potute rimanere attive (1228) nonostante il lockdown, perché inserite in filiere essenziali o perché ritenute strategiche, coinvolgono 8147 addetti ed equivalgono a un giro d’affari annuo di oltre 2,9 miliardi di euro. Le 2.274 aziende che hanno dovuto interrompere la produzione danno lavoro a 10.548 persone, con un fatturato annuo di oltre 2,1 miliardi di euro. Numeri che portano a stimare l’ammanco di ricavi per le industrie valtellinesi e valchiavennasche durante il lockdown in 204,5 milioni di euro.

I colletti bianchi

Per quanto riguarda, invece, i servizi, ha chiuso il 46% delle realtà con sede nel nostro territorio: 5.054 attività su un totale di 10.918. Le 5.864 rimaste attive danno occupazione a 20.643 lavoratori e fatturano oltre 2,5 miliardi di euro annui, mentre le 5.054 che hanno chiuso danno lavoro a 13.198 persone e valgono quasi un miliardo e mezzo di euro. L’ammanco di fatturato stimato durante il lockdown in provincia di Sondrio per il comparto dei servizi è quindi di 142 milioni di euro.

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