Violenza in spiaggia a Menaggio
La telefonata: «Ci hanno stuprate»

Le turiste minorenni dopo gli abusi sessuali hanno chiamato due loro coetanee in lacrime

Poche ore dopo gli abusi sessuali sulla spiaggia del Lido di Menaggio hanno chiamato le amiche e, in lacrime, hanno confidato loro: «Siamo state stuprate».

C’è anche il racconto di altre due ragazzine nel dossier a carico dei quattro giovani - uno di loro fuggito in Moldavia prima dell’intervento dei carabinieri - accusati dalla Procura di Como di violenza sessuale di gruppo ai danni di due turiste minorenni.

In cella, in attesa dell’udienza di convalida del fermo prevista per domattina, sono un barman ventiduenne di Chiesa Valmalenco, un ragazzo albanese di Spoleto che proprio la sera dell’accusa di stupro festeggiava 19 anni, e un ragazzo di 22 anni di Claino con Osteno. La posizione di quest’ultimo sarebbe decisamente meno grave rispetto a quella degli altri ragazzi, anche se pure per lui il pubblico ministero Massimo Astori ha disposto il fermo con la medesima accusa mossa a carico degli altri.

La serata al pub

Le due minorenni che hanno denunciato la violenza sessuale avevano conosciuto i quattro accusati - più un loro amico, che a fine serata si è però allontanato senza andare al lido con gli altri - in un pub di Menaggio. Con loro altre due ragazzine che avevano cercato di convincere le amiche a tornare a casa con loro.Invece i ragazzi sono riusciti a portarle al lido e le hanno violentate.

Dal canto loro i tre giovani in cella (difesi dagli avvocati Francesco Romualdi di Sondrio, Stefano Sonvico di Como ed Ernestina Lancetti di Porlezza) hanno negato ogni accusa e avrebbero sostenuto che gli unici atti sessuali non consenzienti sarebbero stati compiuti dal giovane moldavo scomparso pochi giorni dopo.

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