Via dal paese 21 famiglie
per frequentare la scuola

Valfurva: pronti a trasferirsi da Santa Caterina a Bormio per restare insieme ai figli: «Impossibile lasciarli soli»

Sono ventuno i nuclei familiari di Santa Caterina Valfurva che, per garantire ai figli la frequenza scolastica, cercheranno un alloggio al di sotto della zona del corpo frana del Ruinon, nelle frazioni basse del comune, oppure a Bormio. È quanto è emerso a seguito di un incontro dei genitori preoccupati per il futuro dei figli e senza la prospettiva di riapertura a breve termine della provinciale 29 del Gavia che, con molta probabilità, rimarrà chiusa al transito per almeno un paio di mesi. E ieri il presidente della provincia di Sondrio Elio Moretti, ha già confermato l’ok della Provincia a contribuire al pagamento dei costi che le famiglie.

Una quarantina gli alunni delle scuole di diverso ordine e grado coinvolti (6 frequentano la scuola dell’infanzia). «I genitori – si legge nella missiva che era stata inviata il 26 agosto - non intendono far percorrere con la navetta ai propri figli la pista agro – silvo – pastorale d’emergenza: nessuno è intenzionato ad assumersi tale responsabilità vista la precarietà di detta “strada”». Inoltre, da settembre, i bambini ed i ragazzi inizieranno a svolgere varie attività extrascolastiche (dalle attività sportive, alla musica, al catechismo), iniziative che, come di consueto, si svolgeranno principalmente a san Nicolò, a Bormio e nei paesi limitrofi. Inoltre «da evidenziare – hanno sottolineato i genitori – che tutti i nuclei familiari devono stare uniti e dunque vivere insieme nella quotidianità. È impossibile, infatti, lasciare i figli da soli e privi della tutela/controllo dei genitori per un così lungo periodo di tempo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA