Valfurva, l’acqua sulla frana non fa più paura: Confinale imbrigliato

Ieri il sindaco Angelo Cacciotto ha annunciato la fine dei lavori sul torrente a monte. A breve termineranno le opere su sorgenti minori.

Terminate, in Valfurva, le opere di somma urgenza relative all’allontanamento delle acque del Confinale dal movimento franoso del Ruinon. Eloquenti le immagini di quel torrente che, grazie agli interventi commissionati dall’amministrazione comunale, non “scorre” più all’interno della frana, alimentandola come avvenuto sinora, ma lungo le tubazioni appositamente posizionate per poi finire in un’enorme vasca.

Tra una settimana, inoltre, sarà terminata anche l’altra opera in programma, quella relativa al convogliamento delle acque delle sorgenti ubicate al di sopra del corpo frana che «saranno raccolte nelle tubazioni - ha spiegato il sindaco Angelo Cacciotto - verso la frazione di Sant’Antonio per poi essere immesse direttamente nel torrente Frodolfo. In questo caso si tratta di completare la realizzazione di vasche di minori dimensioni assieme ad alcuni pozzetti necessari per frantumare la forza idraulica dell’acqua che scorre». Un problema, quello delle acque superficiali e sorgive che, infiltrandosi nel terreno, determinano e accentuano i movimenti del Ruinon, noto da tempo in Valfurva ora finalmente in parte arginato grazie a due interventi per i quali la Regione Lombardia ha messo a disposizione del comune, ente appaltatore delle opere realizzate a tempo record mediante la procedura di somma urgenza, circa 244mila euro. Un’area, quella del Ruinon, sicuramente ricca di sorgenti che, la scorsa primavera, si sono alimentate ancor di più causa le copiose nevicate.

Ma anche in questi giorni, con la temperatura di poco al di sotto lo zero nelle prime ore dell’alba e poi via via più elevata nell’arco della giornata, è proprio il caso di dire che l’acqua, lungo i versanti della montagna, scorre ancora a fiumi. Anche per questo, quanto realizzato dal comune in questi giorni assume una valenza ancor più importante.

Da ricordare anche l’apertura della bretella di 200 metri lungo la strada provinciale 29 del Gavia, che consente di evitare l’isolamento di Santa Caterina Valfurva (anche questa opera del Comune), in attesa del completamento dei lavori da parte della Provincia che dovrebbe avvenire a breve. «Impensabile transitare ancora - ha sottolineato Cacciotto - lungo la strada di emergenza, lunga oltre 9 chilometri, con il ghiaccio e il gelo; per questo ho emesso l’ordinanza di apertura del tracciato comunale. Stiamo facendo di tutto per assicurare l’incolumità della popolazione e anche per rispettare la tempistica che ci eravamo prefissati con i cittadini e gli operatori (l’annunciato dell’apertura della stagione turistica a Santa Caterina per il prossimo 16 novembre)».

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