Valfurva, bypass più vicino
Cinque milioni dai Comuni

Il soldi arrivano dal fondo dei Comuni confinanti Servono per la progettazione in attesa del via ai finanziamenti dallo Stato

Un’accelerazione importante sul progetto del bypass stradale per aggirare la frana del Ruinon, in Valfurva. Ben 5 milioni di euro “di anticipo” sono stati infatti deliberati lunedì dal comitato paritetico per la gestione dell’intesa per il fondo dei comuni confinanti (con le province autonome di Trento e di Bolzano, realtà che raggruppa 48 comuni), risorse da destinare alla progettazione definitiva del bypass stradale per la futura viabilità della Valfurva in un tratto tra le frazioni di Sant’Antonio e Santa Caterina “al di sotto” del movimento franoso che ha fatto tanto parlare di sé.

A darne l’annuncio il vicesindaco di Valfurva Luca Bellotti, che innanzitutto ha voluto ringraziare «quanti si sono attivati per reperire i fondi, in primis regione Lombardia che da subito si è schierata al nostro fianco. Un grazie - ha sottolineato - anche alle amministrazioni dell’Alta Valle, a tutto il territorio che ha condiviso questo percorso: si tratta di un primo passo in attesa che i cento milioni che sono stati promessi vengano concretamente stanziati dal Governo».

Anticipazione dei tempi

Una sorta di “anticipo”, quindi, in attesa dell’ok finale relativo alle risorse il cui arrivo è stato ufficializzato a metà novembre dall’onorevole Mauro Del Barba unitamente a Raffaella Paita, presidente della IX Commissione Trasporti della Camera. «In attesa di quello stanziamento, per il quale attendiamo in Comune gli atti definitivi - ha commentato il vicesindaco - abbiamo pensato di “guadagnare tempo”: con una progettazione definitiva sarà più facile e snello pensare al futuro viabilistico della Valfurva. Abbiamo fatto questa scelta, condivisa con il territorio, per portarci avanti, per accelerare l’iter». Anche perché se è vero che ora, con il gelo ed il freddo, il “Ruinon” si è stabilizzato (i monitoraggi sono comunque costanti e continuativi), la primavera è oramai alle porte e la Valfurva vorrebbe avere uno spiraglio circa tempistiche e iter dell’intervento risolutivo non solo per il comune ma per l’intera Alta Valle.

Timori per la frana

Il rischio, infatti è che, con il disgelo, il collegamento tra Sant’Antonio e Santa Caterina Valfurva potrebbe essere nuovamente chiuso a seguito di caduta massi o di movimenti sospetti di “sua maestà” il Ruinon che, anche lo scorso autunno, ha spiazzato qualsiasi previsione tecnica invadendo con una colata di acqua e fango il vallo paramassi realizzato di recente proprio a protezione del sottostante collegamento stradale.

Passaggio di competenze

Altro nodo da sciogliere, e sul quale Bellotti vorrebbe risposte rapide da parte degli enti competenti riguarda «il passaggio di competenze sulla strada - ha rilevato - che attualmente è provinciale ma che, da gennaio, dovrebbe passare ad Anas. Tecnicamente l’atto amministrativo non c’è ancora stato e attendiamo un rapido completamento dell’iter al fine di procedere poi celermente sapendo quale ente seguirà progettazione ed opere da effettuare in tempi brevi» e per le quali, la Valfurva e non solo, ha chiesto la nomina di un commissario ad hoc.

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