Vaccini, la rincorsa
con il nuovo anno
Morbegno, via il 7

La campagna Restiamo ultimi in Lombardia per dosi In Bassa Valle sarà allestito finalmente il polo fieristico

La copertura per terze dosi è ferma, o quasi, nel circondario di Morbegno: un’anomalia non solo a livello provinciale ma lombardo che finalmente vede una soluzione, portata in dote dal 2022.

Venerdì 7 gennaio, infatti, riaprirà i battenti il centro vaccinale al Polo fieristico con tre giornate vaccinali piene di 12 ore ciascuna, dalle 8 alle 20, già fissate per venerdì, sabato, e domenica.

Trentasei ore di vaccinazione al Polo, cui se ne aggiungono altre 24 previste ancora al Pot, Presidio ospedaliero territoriale, aperto domani e mercoledì dalle 8 alle 20 e martedì e giovedì dalle 15 alle 20 per le vaccinazioni ai bimbi dai 5 agli 11 anni. Con queste saranno 70 le ore di vaccinazione complessive nel Morbegnese a fronte delle 61 della scorsa settimana.

Linee a disposizione

Anche se a fare la differenza non è tanto il monte ore a disposizione, quanto le linee vaccinali allestite in più al Polo fieristico. Di cui c’è bisogno come il pane perché, come abbiamo più volte detto, la mancanza di offerta adeguata sul Morbegnese frena la performance di copertura per terza dose di tutta la provincia di Sondrio tant’è che, nonostante gli innegabili sforzi, abbiamo superato la soglia dei 50mila residenti raggiunti dalla terza dose (precisamente sono 52.221, di cui 3.502 negli ultimi quattro giorni), però siamo ancora al di sotto del 30% di copertura media provinciale, precisamente al 29,14%, ultimi fra tutte le province lombarde. In compagnia di Lodi all’11° posto, col 29,56%, mentre tutte le altre province viaggiano sopra il 30%, con Lecco che, addirittura, sfiora il 40% (39,55).

Copertura

E’ un dato importante, quello per copertura per terza dose, perché sappiamo quanto faccia la differenza nel contrastare gli effetti del contagio dilagante, per cui sapere il mandamento di Morbegno, così poco coperto, non può lasciare tranquilli.

Anche perché, a differenza di Livigno, che pure staziona al 16% per terza dose, ma dove in tanti hanno concluso tardi il primo ciclo, i cittadini di Morbegno e comprensorio si sono vaccinati presto, fra i primi e fra i più solleciti ad aderire alla prima e alla seconda dose, addirittura a livello lombardo.

La differenza

Motivo per cui il gap “pesa” ancora di più e l’auspicio è che le percentuali salgano in fretta a Morbegno, oggi al 15%, a Mello, all’8%, ad Albaredo, al 9%, a Cino, al 10%, a Pedesina e Traona, all’11%, a Cosio Valtellino, Talamona, Traona, Mantello, Cercino, Rasura e Tartano, al 12%, a Forcola, Val Masino, ed Andalo, al 13%, a Dazio, al 14%, a Buglio in Monte, al 15%. Sopra questa percentuale solo Delebio, al 16, Rogolo, al 17, Piantedo, al 18, e Gerola, unica sopra il 20, al 23%.

Questo quando altri territori sono al doppio della copertura: Grosotto al 44%, Tirano al 43%, Villa di Tirano al 41%, come Aprica, Ponte e Castello, ma la stessa Sondrio veleggia bene al 36%, Bormio al 37%, Chiavenna al 35%.

Neppure l’area della bassa Bresciana, che fino alla scorsa settimana era messa uguale se non peggio rispetto al Morbegnese, soffre ancora in questo modo. Anzi, si è risollevata e oggi solo pochissimi Comuni del Comasco e del Pavese sono di poco sopra il 10%, perché, per il resto, in Lombardia c’è la corsa al vaccino.

Prospettive

Uno sblocco, tuttavia, è atteso anche da noi, perché la capacità vaccinale messa in campo da Asst per la settimana entrante è notevole, con 316 ore di vaccinazione previste, di cui 32 per i bambini, ben 53 ore in più della scorsa settimana e sei in più per i bimbi.

Oltretutto, da martedì scorso, Sondrio, può contare anche sul polo massivo riallestito in via Tirano e da venerdì, Morbegno, potrà riconvergere sul Polo.

Quindi, le premesse per intensificare la campagna vaccinale ci sono, bisogna capire quanto il contagio abbia già inciso, mettendo ko tanti papabili alla vaccinazione, per quanto, i contagiati, poi, sviluppino da se una buona difesa immunitaria.

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