Vaccini in farmacia
anche senza il medico
Non si sa però da quando

Si dovrebbe iniziare in maggio: sarà sufficiente la presenza del farmacista abilitato con un corso di formazione

Federfarma e Ordine dei farmacisti della provincia di Sondrio sono sul pezzo, rispetto alla campagna vaccinale anti Covid in farmacia. Anche se, precisano, il varo ufficiale è ancora lontano. Se ne parlerà non prima di fine aprile, inizio di maggio.

«È importante sottolinearlo - dicono dalla segreteria provinciale di Federfarma -, perché non vorremmo lanciare messaggi fuorvianti all’utenza ed indurla ad affidarsi alla farmacia per la vaccinazione».

Ciò nonostante, i contorni si stanno sempre più delineando e, ad esempio, chiarezza è stata fatta circa le modalità della somministrazione del vaccino in farmacia, con l’inoculazione vera e propria affidata al farmacista stesso, purché abbia effettuato il corso online, ad hoc, di 16 ore, predisposto dall’Istituto superiore di sanità, in modo da ottenere il certificato di farmacista vaccinatore.

A quel punto, potrà operare da solo, con l’ausilio del proprio personale di farmacia, ma senza l’affiancamento di un medico, come inizialmente previsto. Di una responsabilità assunta in proprio, quindi, si tratterà, per cui, ovviamente, starà a ciascun farmacista e valutare se aderire o meno alla campagna vaccinale di massa.

«Non c’è alcuna obbligatorietà, ovvio - dicono da Federfarma - ed è presto per sapere quanti dei 72 farmacisti della nostra provincia si renderanno disponibili. Certamente, occorre tempo, spazio e personale per la somministrazione, quindi, è da escludere che lo possano fare le tante farmacie a carattere rurale che punteggiano il nostro territorio. Lo potranno fare, invece, quelle più grosse, strutturate, con personale in grado di occuparsi della parte burocratica e con spazi ad hoc. Detto questo, ricordiamo che la farmacia resta un luogo sicuro per la vaccinazione, dotato anche di quei farmaci e dispositivi che potrebbero servire nel caso di malori, per quanto rari».

Il riferimento è, ad esempio, ad un farmaco come l’adrenalina, ad un dispositivo come l’ambu, per le eventuali manovre rianimatorie, anche se, va detto, questi supporti medici, in realtà, sono stati ad oggi poco o nulla utilizzati.

Chiaramente, non appena la campagna in farmacia prenderà il via, la vaccinazione andrà prenotata, attraverso modalità che non sono ancora note. Non si sa se direttamente in farmacia, oppure attraverso un portale dedicato o attraverso Poste Italiane.

Quel che è certo è che, ad essere somministrato, sarà un vaccino di facile ed immediato utilizzo e conservazione, come il Johnson & Johnson, di cui sono attese le forniture, e che non necessita di conservazione a bassissime temperature, ma può essere tenuto in un normale frigo, di quelli di cui è dotata anche la farmacia.

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