Vaccini in aumento: il 2,5% è senza

Continua il trend di crescita delle coperture tra i bambini che frequentano asili nido e scuole d’infanzia. Secondo i dati di inizio settembre erano 317 gli inadempienti - Registrati 2 casi di morbillo e 16 di pertosse.

È in crescita la copertura vaccinale dei bambini dai due ai cinque anni, che frequentano gli asili nido e le scuole dell’infanzia della provincia di Sondrio, ma, all’inizio del mese di settembre ancora 317 di loro non erano in regola con i dettami legislativi: questa la situazione secondo i dati forniti dal direttore generale dell’Ats della Montagna, Lorella Cecconami. Per quanto riguarda le vaccinazioni contro il morbillo la copertura è del 97,2% per quanto riguarda i bambini nati nel 2013 e nel 2014, del 96,7% per i bambini nati nel 2015 e del 95,9% in riferimento ai bambini nati nel 2016. Come detto, sono quindi 317 i bambini e le bambine che non avevano la necessaria copertura vaccinale.

Relativamente al vaccino esavalente la copertura è del 97,9% nei bambini nati nel 2013, del 97,6% per quelli nati nel 2014, del 97% tra i bambini classe 2015 e, infine, del 96,1% per i bambini nati nel 2016: in tutto, quindi risultavano scoperti dalla necessaria copertura vaccinale 273 alunni degli asili nido e delle scuole dell’infanzia di Valtellina e Valchiavenna.

Detto che, nella maggioranza dei casi, i soggetti privi di vaccinazione per il morbillo sono anche quelli scoperti per ciò che riguarda il vaccino esavalente e quindi il totale di bambini non in regola si attestava, per l’appunto, sulle 317 unità, va anche precisato che questi numeri possono essere ulteriormente diminuiti in questi ultimi giorni e che, in ogni caso, si è registrata una crescita nella copertura vaccinale sul territorio.

«Le percentuali - sottolinea infatti il direttore generale Cecconami - erano un po’ sotto la media per il morbillo e appena sufficienti per il vaccino esavalente. Ora la media è cresciuta e solo il 2,5% circa dei soggetti risultava inadempiente. Dietro questa crescita c’è un lavoro immane, con la sensibilizzazione del personale, convegni sul tema e colloqui con i genitori per cercare di togliere loro ogni dubbio». Molto, dunque, è stato fatto, ma l’obiettivo è quello di crescere ancora: «Possiamo solo migliorare - conferma il direttore generale di Asst Valtellina Tommaso Saporito -. Quando si parla di vaccini, spesso le paure maggiori sono quelle legate ai possibili effetti collaterali. Non bisogna dimenticare, però, che in realtà i vaccini hanno fatto sparire molte malattie e, al contrario, è bastato diminuire la copertura per far sì che in Italia si verificassero cinquemila casi di morbillo in un anno. Bisogna diffidare delle fake news e delle informazioni spazzatura che, spesso, non fanno altro che confondere».

Intanto, in questo 2019 in provincia sono stati finora due i bambini colpiti da morbillo e 16 (contro gli 11 casi del 2018) da pertosse.

Dati che ora, con il nuovo incremento delle coperture vaccinali sono destinati a calare: «La vaccinazione “paga” il suo successo - conclude Cecconami -. Non viene più percepito il rischio legato a una malattia se questa non è più presente sul territorio, ma in realtà virus e batteri continuano a circolare e quindi senza vaccini possono tornare ad aumentare anche i casi di alcune malattie».

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