«Un’isola in mezzo al Mera, è pericolosa»

Il sindaco di Prata Camportaccio, Tarabini, ha raccolto foto da inviare in Regione «Senza argini la costa si è erosa di 5 metri, un’altra alluvione sarebbe un disastro»

Nei giorni scorsi aveva denunciato la situazione di alcune briglie del torrente Schiesone. Ora il sindaco di Prata Camportaccio Davide Tarabini torna alla carica e lo fa con fotografie che non hanno bisogno di molti commenti. Oggetto lo stato del fiume Mera al punto di confluenza con lo Schiesone. «Nell’alveo del fiume Mera, in località Pizzo, si è formata negli ultimi anni un’isola di materiale roccioso e piante che devia il normale corso dell’acqua. La situazione è peggiorata dopo l’emergenza del Cengalo, che ha accumulato ulteriore materiale. In presenza di forti piene il corso del fiume è fuori controllo e la corrente si spinge violentemente verso la sponda di sinistra. Questo fenomeno ha avviato negli ultimi tempi una progressiva erosione della costa a Pizzo, nelle vicinanze della confluenza tra lo Schiesone e il Mera».

Come per lo Schiesone l’amministrazione si rivolge agli enti superiori. Alla Regione Lombardia in particolare: «In assenza di argini in quel tratto la corrente del fiume Mera tende ad erodere la costa che negli ultimi anni è arretrata in alcuni punti di oltre cinque metri - spiega il sindaco Tarabini -. Trasmetteremo la documentazione fotografica della situazione raccolta in questi giorni agli enti superiori, competenti in materia»..

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