Una bicicletta e via... Alla scoperta
del mondo

Il racconto di viaggio di Dario Piasini sulla Via della seta «Bello conoscere i posti pedalando»

Una volta sulla Via della seta si transitava con cavalli o muli, oggi … in bicicletta. E non per barattare merci, ma per scambiare conoscenze. È l’esperienza che l’appassionato ciclista di Poggiridenti Dario Piasini sta provando, ormai da qualche anno, partecipando alle spedizioni organizzate dal geografo Giancarlo Corbellini Se n’è parlato in un doppio incontro - al pomeriggio per gli studenti delle scuole e, alla sera, per gli adulti - nella palestra di Poggiridenti.

Peraltro, come ha sottolineato Corbellini, la Via della seta è un tema d’attualità vista la firma del Memorandum con la Cina per riprendere il percorso. «Dal 2005 all’anno scorso abbiamo percorso in bicicletta la maggiore degli itinerari collegati alla Via della seta – ha spiegato Corbellini -. Si è partiti nel 2005 con la Como-Pechino sulle orme di Marco Polo, mentre da qualche anno stiamo seguendo la Via della seta settentrionale da Lione a Ulan Bator in Mongolia».

«Alla Como-Pechino eravamo 14 pedalatori, che hanno percorso 150 km quotidiani in media per quattro mesi con 80mila metri di dislivello, poi il gruppo si è assottigliato – ha raccontato Piasini -. Nella Lhasa-Kathmandu fra Tibet e Nepal eravamo solo quattro, tutti valtellinesi, mentre nella Lione-Kiev in tre e da Kiev ad Almaty sono rimasto solo. Il prossimo anno ci sarà l’ultimo percorso di 3.500 km fino a Karakorum che sarà impegnativo, perché bisognerà attraversare il deserto del Gobi. Spero che qualcuno si possa aggiungere».

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