Un polo scolastico per l’intera Valmalenco

L’incontro tra Comuni e Ust. È l’ipotesi su cui si ragiona per contrastare il calo demografico degli studenti. Il sindaco di Lanzada: «Un centro all’avanguardia per potenziare l’offerta, Vassalini sarebbe l’area ideale».

C’è soddisfazione nelle parole del dirigente scolastico provinciale, Fabio Molinari, dopo l’incontro che ha avuto giovedì con i sindaci di Chiesa in Valmalenco, Lanzada e Torre Santa Maria. Stando a quanto riporta il comunicato stampa dell’Ust, l’Ufficio scolastico territoriale, l’incontro è stato organizzato «per discutere rispetto a una possibile riorganizzazione della rete scolastica locale in virtù del progressivo calo demografico degli studenti. Dal confronto è emersa la necessità e l’opportunità di procedere a una graduale aggregazione dei plessi per evitare la chiusura degli stessi o l’abuso dello strumento della pluriclasse».

I tempi tecnici per affrontare la questione in vista dell’anno scolastico 2020-2021 non ci sono, ma c’è l’unanime intenzione di conseguire il risultato sperato per l’anno 2021-2022. «Esprimo il mio compiacimento - ha detto Molinari - per la comune volontà dei tre sindaci che ho incontrato (il provveditore si è invece detto dispiaciuto, in un post su Facebook, per l’assenza del sindaco di Caspoggio, Danilo Bruseghini, ndr) di arrivare a una soluzione che possa portare a una positiva gestione del calo demografico sul nostro territorio e auspico, nell’interesse degli studenti e delle loro famiglie, che si arrivi quanto prima al conseguimento della soluzione ipotizzata». Ma quale sarebbe la soluzione ipotizzata? Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati.

È Cristian Nana a fornire i maggiori dettagli della scuola che verrà, in Valmalenco: «l’idea è di realizzare un nuovo polo scolastico unico di Valle - all’avanguardia e per potenziare l’offerta formativa - che riunisca le scuole primarie e quelle secondarie di primo grado - afferma il sindaco di Lanzada -. La direzione scolastica e gli amministratori dei Comuni di Chiesa, Torre e Lanzada sono d’accordo che Vassalini sarebbe l’area ideale dove costruire il nuovo plesso, perché è il baricentro naturale della Valle».

Circa otto anni fa proprio il Comune di Lanzada diede il via un concorso di idee per il rifacimento dell’edificio dove attualmente ci sono le scuole elementari, in via San Giovanni. A vincere fu un progetto moderno e all’avanguardia, un elaborato che da allora è stato un po’ dimenticato.

«Fu solo uno studio di fattibilità - spiega Nana -, ma prima di abbandonarlo dobbiamo fare una serie di passaggi con l’ufficio opere pubbliche e trovare la location per il nuovo plesso; quel progetto era dimensionato solo per le scuole medie e l’unico vincolo a nostro carico riguardava una eventuale realizzazione della scuola sul territorio di Lanzada; ora però potrebbe essere il punto di partenza per uno studio su un edificio nuovo, perché adesso l’idea è di concentrare medie ed elementari assieme. Abbiamo una ventina di progetti da valutare - conclude - tutti ricevuti a costo zero e che possono tornare utili. In Valmalenco ci sono circa 350 studenti e sappiamo che in Regione ci sono i fondi per realizzare un nuovo plesso scolastico: sta a noi sindaci andare a prenderli. Sono dell’idea che sia meno costoso costruire un edificio ex novo - più moderno e sicuro - piuttosto che ristrutturarne uno vecchio».

E i vecchi edifici scolastici di Chiesa, Lanzada e Caspoggio che fine faranno? «Potranno essere riqualificati e adibiti ad altro», conclude Nana.

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