Un altro morto
per cercare funghi
Il quinto in 5 giorni

Ardenno. L’uomo, 77 anni, è caduto e ha telefonato ma è spirato tra le braccia dei suoi soccorritori

È un bollettino di guerra: cinque cercatori di funghi morti in cinque giorni, a cui si aggiunge un uomo in serie condizioni. Tra infortuni e malori.

Gli incidenti in montagna gravissimi, addirittura fatali, sono ormai all’ordine del giorno, e da domenica non c’è pace. Ieri mattina una nuova tragedia, resa ancora più angosciante dalla dinamica di quanto accaduto: al momento dell’arrivo dei soccorritori, infatti, pensionato 77enne di Ardenno, per anni lavoratore in Svizzera, era ancora cosciente, tanto che era stato lui stesso, telefonicamente, a dare indicazioni precise su dove si trovasse dopo una terribile caduta di circa sessanta metri in un dirupo, fino al greto del torrente sottostante.

Era in località Fossa di Gaggio, a 900 metri di quota, una zona che conosceva come le sue tasche dove era stato tante volte, anche nei giorni scorsi.

Eppure, per cause ancora da chiarire, è morto tra le braccia di chi era venuto a salvarlo. Un tracollo improvviso delle condizioni che ha lasciato letteralmente sgomenti i soccorritori, convinti, ormai, di poter portare in salvo il pensionato, speranzosi che almeno ieri non avrebbero dovuto avere a che fare con una nuova tragedia. La prima prognosi non era certo da poco, per carità: traumi alla testa, al braccio e alla gamba destre.

Ma, nel giro di pochi istanti, si è passato da un imminente ricovero in ospedale ad una constatazione di decesso. Sarà la ricognizione cadaverica ad accertare cosa abbia causato la morte del 77enne, se, ad esempio, lesioni interne che hanno provocato emorragie non visibili sul momento, o se, ancora, Pedrola sia stato stroncato invece da patologie pregresse, magari dovute anche dall’età piuttosto avanzata, aggravate dalla terribile caduta. Quello che è certo è che ieri si è registrata la sesta vittima della passione dei funghi dall’inizio della stagione, poco più di tre settimane fa. Un bollettino di guerra, davvero.

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