Tutti in classe a settembre
con i divisori tra i banchi

È un’ipotesi in corso di valutazione per garantire la piena sicurezza. «La didattica a distanza può essere un’opportunità in più per potenziare offerta didattica, ma certo dobbiamo ritornare in presenza» ha detto il premier Conte

La didattica a distanza si è rivelata «un’opportunità» nei mesi dell’emergenza Covid, ma a settembre si torna a scuola «in presenza» ed «in piena sicurezza». Il premier Giuseppe Conte ha organizzato una lunga riunione con tutti i soggetti coinvolti nel rientro nelle aule dopo l’estate.

I presidenti di Anci e Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ed Antonio Decaro, hanno però sottolineato «molte criticità», ponendo il problema delle risorse e del personale necessario per la riapertura nel rispetto delle prescrizioni indicate dal Cts. Neanche i sindacati del settore sono usciti convinti dall’incontro ed hanno confermato lo sciopero programmato per lunedì prossimo. Intanto, alla Camera, le opposizioni stanno facendo duro ostruzionismo sul dl Scuola, che scade domenica.

In apertura, Conte ha ribadito la linea: nell’emergenza «siamo stati costretti a chiudere la scuola, ma abbiamo tratto una lezione. Siamo stati costretti alla didattica a distanza. Ho sempre avvertito preoccupazione per chi non poteva accedervi».

«Col nuovo anno scolastico l’obiettivo è tornare a scuola in piena sicurezza. La didattica a distanza può essere un’opportunità in più per potenziare offerta didattica, ma certo dobbiamo ritornare in presenza» ha detto Conte.

Linea condivisa naturalmente dalla ministra Azzolina: «L’obiettivo - ha affermato - è portare tutti a scuola in presenza. Con particolare attenzione ai più piccoli che hanno sofferto maggiormente in questo periodo». Quello per la scuola, ha aggiunto, «sarà un piano su più livelli che seguirà l’andamento del rischio di contagio».

Molti i temi però sul tavolo: sblocco dell’assunzione di personale, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto.

«Sulla scuola stiamo mobilitando risorse per oltre 4 miliardi di euro» ha spiegato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina durante l’incontro a Palazzo Chigi. «Ci sarà subito un nuovo stanziamento di altri 330 milioni per l’edilizia scolastica leggera», ha aggiunto. «La norma contenuta nel decreto scuola favorirà i lavori dando ai sindaci potere di intervenire». Azzolina aggiunge: «Il documento del Cts sulle scuole sarà valutato rispetto all’andamento epidemiologico. Oltre alle mascherine ci sarà possibilità di usare le visiera anche per andare incontro alle esigenze di studenti con difficoltà respiratorie e ipoacusici. Il Cts sta valutando anche la possibilità di compartimentare i banchi, con divisori, anche per garantire maggiore sicurezza».

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