Turismo in affanno per il virus
Prime disdette in Valtellina

Centralini impazziti dei comprensori Saltate tutte le gite e le settimane bianche degli studenti

Le prime disdette, con dati in aumento sulla settimana prossima in vista del Carnevale ambrosiano, un numero imprecisato di telefonate di richiesta di informazioni e una preoccupazione crescente per le ricadute che l’allarme da Coronavirus comincia ad avere sul comparto dell’accoglienza in provincia di Sondrio.

Non sorridono gli operatori turistici travolti, come tutti, dall’inaspettata ondata di contagi in Lombardia e delle conseguenti contromisure adottate da Governo e Regione.

Dati ufficiali gli uffici turistici e gli albergatori non ne forniscono, intanto, ma dietro i loro commenti laconici non è difficile intuire le difficoltà del momento.

«Il centralino è impazzito - dicono dal Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco -. Riceviamo continue chiamate soprattutto con richiesta di informazioni circa lo stato degli impianti di risalita della Valmalenco. La gente vuole sapere se sono funzionanti. Si tratta per lo più di turisti milanesi e anche di gruppi di ragazzi che trovano il nostro numero sugli opuscoli del treno della neve di Trenord». Possibilità di collegamento “dolce” tra Milano e la Valtellina che sta subendo i primi contraccolpi: «Abbiamo avuto qualche disdetta, già da domenica». Saltano le gite e le settimane bianche degli studenti.

E di biglietterie non proprio a pieno regime parla anche Andrea Perego dell’Automobilistica Perego di Tirano che gestisce i trasporti da e per l’Alta valle.

La Snow Eagle, la funivia da 160 posti delle Funivie al Bernina che porta da Chiesa Valmalenco al Palù ha continuato a funzionare.

Nessuna interruzione per il servizio di trasporto ai duemila metri di quota dell’Alpe. Nessuna sospensione delle lezioni di sci singole o di gruppo previste nel fine settimana a parte qualche disdetta.

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