«Troppi in giro, poche risorse
e massimo sforzo»

Il sindaco di Sondrio: «Oltre 1500 verifiche dei vigili. Ma il dottor Inzirillo ha ragione, molta gente non ha senso civico»

Troppe persone in giro per Sondrio, molte senza mascherine, apparentemente incuranti del pericolo e dell’enorme sforzo profuso dai medici.

Questa la denuncia racchiusa nella lettera inviata dal dottor Francesco Inzirillo, medico chirurgo impegnato nella lotta al coronavirus negli ospedali di Sondrio e Sondalo, al sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini. E il primo cittadino prontamente gli ha risposto.

«Comportamenti inadeguati»

«Purtroppo condivido le sue preoccupazioni e sto lavorando molto per contrastare questi comportamenti inadeguati – ha scritto Scaramellini -. Le raccomandazioni e i messaggi alla popolazioni sono continui, pressanti e anche tedianti. Ciononostante, alcune persone non capiscono e non collaborano».

Questa settimana, aggiunge, «abbiamo registrato un sensibile aumento delle persone in circolazione, rispetto alle settimane precedenti. Abbiamo dotato la Polizia municipale di mascherine da dare gratuitamente alle persone che vengono intercettate sul territorio sprovviste delle stesse. Da giorni ne abbiamo fornite da distribuire gratuitamente nei negozi alimentari, nelle farmacie, alla Protezione civile, nelle edicole».

I controlli, insomma, non mancano. «La Polizia municipale sta facendo il possibile, ma le risorse di personale che abbiamo sono limitate, se rapportate all’emergenza - prosegue il sindaco sondriese -. La nostra Polizia locale ha eseguito oltre 1.500 controlli formalizzati in questo periodo. Il Comune di Sondrio ha attivato un servizio di controllo del territorio con i droni, ma poi il servizio è stato sospeso perché una circolare ministeriale ha posto dubbi sulla legittimità dello stesso, a livello nazionale. Se poi aggiungiamo che le deroghe sulle attività concesse sono amplissime, ne deriva che la mobilità delle persone aumenta. Anche oggi abbiamo svolto una riunione in videoconferenza con il prefetto e le forze dell’ordine per coordinare i controlli e l’impegno è massimo - si legge poi nella lettera -. Ciascuno sta facendo la propria parte al meglio, ma non tutte le persone sono dotate di senso civico e spirito di collaborazione. In sintesi, stiamo facendo tutto quanto nelle nostre possibilità per governare questa emergenza, che ha dimensioni e criticità mai viste prima. Aggiungo che io personalmente sto impegnandomi molto anche in adempimenti che non mi competerebbero, come per esempio il reperimento di attrezzature da fornire agli ospedali».

«Grazie al medico»

Infine, Marco Scaramellini conclude la missiva con un ringraziamento rivolto al dotto Inzirillo.

«La ringrazio ancora molto per quanto sta facendo in prima linea e per la segnalazione che ha voluto inviarmi. Sono sicuro che anche nella sua consueta attività di comunicazione sui social, sarà in grado di portare un contributo fattivo alla tranquillità delle persone ed alla consapevolezza che la comunità debba affrontare con attenzione, ma anche con compostezza questa emergenza».

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