Treni, che “primato”, abbiamo la linea peggiore in Lombardia

Ieri l’audizione in commissione regionale. L’ad di Trenord, Piuri, ha confermato la situazione. «Materiali vetusti e vincoli infrastrutturali le cause».

I viaggi in treno meno affidabili dell’intera regione. Materiali vetusti e vincoli infrastrutturali (binari unici, passaggi a livello, lavori sulle reti) sarebbero secondo l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri le cause che stanno alla base delle performance negative della linea che collega Milano alla Valtellina che si è aggiudicata la maglia nera del trasporto ferroviario in Lombardia.

Niente che pendolari e viaggiatori anche occasionali non sapessero: l’audizione di Piuri ieri mattina alla commissione territorio della Regione, alla presenza anche dell’assessore alle Infrastrutture Claudia Terzi, non ha fatto altro che mettere il sigillo dell’ufficialità su una situazione ormai fuori controllo e che ogni giorno fa registrare ritardi, cancellazione e disagi per chi sceglie ancora di viaggiare in treno. «Se ne sono accorti pure loro - commenta Giorgio Nana della Cgil -. Meglio tardi che mai».

Il focus è servito per fare il punto sulla situazione ma la commissione ha già annunciato di volere ampliare l’acquisizione di dati e problematiche con altre audizioni, in particolare con Rfi visto che proprio Piuri ha imputato molte colpe all’inadeguatezza della rete infrastrutturale, in quello che i consiglieri del Movimento 5 stelle hanno definito «un imbarazzante scaricabarile della Lega e di Trenord su Rfi e Trenitalia». Il focus comunque è servito per fare il punto sulla situazione nel suo complesso. Dal 2018 al 2019 (gennaio-settembre) l’indice di puntualità è passato mediamente dal 75,3% all’82,1%, quello della linea valtellinese non arriva al 70% (69,5) con il picco più basso a settembre quando l’indice si è assestato al 65,12.

Il 65% dei passeggeri viaggia su direttrici con puntualità media superiore all’80. È già stato superato invece l’obiettivo di dimezzare le soppressioni direttamente imputabili a Trenord. «Abbiamo ottenuto -ha detto Piuri- in larga parte i miglioramenti che ci aspettavamo: rispetto a un anno fa il servizio è più affidabile e regolare. Le soppressioni si sono ridotte di due terzi, da 120 a 40 al giorno di cui solo l’1,4% direttamente riconducibile a Trenord. Lo avevamo detto: servono anni per dare stabilità al sistema. Abbiamo fatto un primo passo».

Tra le criticità analizzate proprio il caso della Valtellina, rispetto alla quale, sulla scia di un metodo di lavoro deciso dall’assessore, si sta intervenendo tramite un gruppo di lavoro insieme a Rfi. «Abbiamo deciso con Trenord di far partire tavoli ad hoc sulle linee - ha detto Terzi - che hanno fatto registrare peggioramenti. Quest’anno svolgeremo tempestivamente i tavoli di quadrante a cui faranno seguito incontri ad hoc con i comitati dei pendolari delle linee più in sofferenza». «È chiaro però - ha aggiunto Terzi - che non si può prescindere dagli interventi che Rfi deve mettere in atto sulla rete. Buona parte dei disagi dipendono dalle condizioni dell’infrastruttura. La Lombardia sconta anni di mancati investimenti da parte dello Stato».

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