Tre casi positivi a Colorina
Villa Tigli, 36 in quarantena

I positivi isolati dagli altri ospiti

Colorina

Un cordone sanitario attorno al centro di accoglienza “Villa dei Tigli” di Valle di Colorina, situato negli spazi di proprietà dell’Opera don Folci, è stato introdotto ieri, a scopo precauzionale, a protezione sia degli ospiti, 39, sia degli operatori che se ne occupano, tre, sia della popolazione.

Scopo, contenere la potenziale diffusione del contagio da coronavirus dato che, fra gli ospiti, ne sono stati riscontrati tre positivi, pur se con carica virale bassa e asintomatici. I 36 ospiti negativi resteranno all’interno della struttura per 15 giorni.

«Nulla di allarmante dato che di misura prudenziale si tratta, concordata con i gerenti il centro di accoglienza, il Comune che rappresento, e le forze dell’ordine - sottolinea Doriano Codega, sindaco di Colorina -, per il coordinamento della Prefettura».

Un risultato cui si è arrivati, a stretto giro di posta, dopo aver sottoposto a tampone tutti i giovani ospitati, fra i 25 e i 40 anni, provenienti da paesi del Nord e Centro Africa e dal Pakistan, e i tre operatori che vi lavorano, l’assistente, che è sempre presente, giorno e notte, la cuoca, e l’impiegata amministrativa.

Il perché si sia proceduto ad analisi a tappeto, è presto detto, ed è la conseguenza della rilevazione della positività, pur bassa, in uno degli ospiti che si è sottoposto a controllo di altra natura in ospedale. Come noto, passaggio obbligato, per tutti gli utenti è l’effettuazione del tampone e così è stato anche per lui.

Dalla rilevazione della positività, si è partiti con l’indagine a tutto campo nel centro, coordinata dall’Ats della Montagna. E una volta compreso che i positivi erano tre, la palla è passata alla Prefettura, che, ieri mattina, ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato ai gerenti il centro di accoglienza e al sindaco di Colorina, in cui si sono approntate le modalità di gestione dell’“emergenza”.

«Premetto che la situazione è del tutto sotto controllo, tuttavia, proprio per evitare ogni diffusione del contagio - precisa il sindaco Codega - abbiamo preferito approntare una gestione concordata del centro, isolando, all’interno, le tre persone positive sistemate in una propria camera con bagno».

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