Trasporto malati, troppe illazioni. Zuccoli: «I volontari lavorano gratis»
La presidente Auser smentisce le voci che circolano: «Non diamo alcun compenso». Il servizio costa 10.600 euro tra assicurazioni, spese telefoniche e rimborso costi.
«In questi mesi ci sono giunte all’orecchio molte voci. É ora di sgombrare il campo da ogni equivoci». Non è troppo contenta, per usare un eufemismo, il presidente dell’Auser Valchiavenna Graziella Zuccoli su alcune illazioni circolate in valle di recente: «Mi riferisco al servizio di trasporto anziani e malati che con Anteas svolgiamo in base a una convenzione sottoscritta con la Comunità Montana Valchiavenna. Abbiamo sentito dire che per questi servizi i nostri volontari vengono pagati. Non è così nel modo più assoluto. Ricevono solamente il rimborso spese per i tragitti coperti con l’autovettura propria e quello riguardante il pasto quando questo viene consumato durante un servizio di trasporto».
L’altra insinuazione alla quale il presidente dell’associazione che riunisce gli anziani della Cgil reagisce con veemenza è quella che vorrebbe gli stessi volontari sottrarre lavoro ai giovani: «Non è così. Il servizio ha carattere saltuario. Già solo per questo la Comunità Montana sarebbe impossibilitata ad assumere personale. Se poi consideriamo le ristrettezze economiche che interessano gli enti locali in questi anni risulta facile comprendere che senza i volontari semplicemente questo servizio non sarebbe garantito».
In questi giorni Comunità Montana, Auser e l’Anteas guidata da Giocondo Del Curto hanno rinnovato il servizio fino a fine anno. Il servizio alle casse dell’ente comprensoriale costa complessivamente 10.600 euro. Soldi che servono a coprire i costi di benzina e assicurazione per tutti gli autisti. «I costi sono molto alti per le nostre associazioni – continua Zuccoli -. Basta pensare alle spese telefoniche sostenute per coordinarci».
Nel 2014 sono stati calcolati circa 1000 servizi di trasporto: «Negli ultimi mesi, oltre ai servizi classici di trasporto verso le strutture di Sondrio, 300 solo queste, Lecco, Milano e Gravedona si è notato un notevole incremento dei trasporti su distanze molto corte. Anche solo nei dintorni di Chiavenna. Il carico di lavoro per i volontari è cresciuto notevolmente».
I volontari che guidano il pulmino, i mezzi sono messi a disposizione dalla Cm grazie a un progetto che vede coinvolte alcune aziende private, sono 12: «Si tratta di lavoro volontario e, quindi, non tutti sono disponibili tutti i giorni – conclude Zuccoli – ma mediamente 3-4 di loro sono sulla strada. Nel caso i pulmini per qualsiasi motivo non siano disponibili c’è il nostro impegno a usare mezzi propri».
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