Traona, chiuso l’accesso
alla pista di motocross

L’ordinanza per l’area demaniale nell’alveo dell’Adda: giovedì scorso era morto durante un allenamento Sebastian Fortini

Il Comune chiude l’accesso e prevede il ripristino della naturalità dei luoghi per l’area demaniale in cui si trova la pista per motocross su cui Sebastian Fortini ha perso la vita giovedì scorso per un incidente accaduto durante l’allenamento.

«Ritrovo abituale»

Il sindaco di Traona, Maurizio Papini ha siglato un provvedimento urgente che vieta l’accesso all’area demaniale che si trova nell’alveo del fiume Adda – lungo la sponda desta orografica – e interessata dalla presenza di una pista per motocross sprovvista dei requisiti di sicurezza necessari.

«Sul nostro territorio comunale – scrive il sindaco Papini – nell’area dell’alveo dell’Adda, attraverso un ripetuto passaggio di motocicli è stata nel tempo ricavata una pista per motocross che ha assunto dimensione e conformazione tali da costituire un ritrovo abituale di appassionati di questa disciplina sportiva.

La situazione così come si presenta attualmente non sembra riunire i requisiti di sicurezza idonei per consentirne l’utilizzo». Proprio su questo circuito non autorizzato si è verificato l’incidente che è stato fatale per Sebastian, il ragazzo di Paniga di 17 anni che qui si allenava sulle due ruote quando è finito con la moto contro un albero in un impatto così violento che sono risultati inutili i soccorsi prestati immediatamente dopo l’incidente.

La pista, che si trova su un’area demaniale proprio perchè a ridosso del fiume, è presente, conosciuta e utilizzata da decenni. Il Comune di Traona ha ora interdetto l’accesso ad ogni veicolo dopo aver sentito in proposito anche l’ufficio territoriale regionale di Sondrio con lo scopo di procedere d’urgenza in attesa dell’adozione dei necessari interventi di ripristino dello stato originario dei luoghi o comunque, in ogni caso, la messa in sicurezza dell’area da parte dell’Ufficio regionale.

L’incolumità delle persone

L’obiettivo dell’ordinanza comunale, al momento, risponde alla necessità di tutelare l’incolumità delle persone e per questo viene istituito il divieto di accesso con qualsiasi tipo di veicolo a tutta l’area interessata dalla pista, fino a che saranno presi altri provvedimenti. Rimane consentito l’accesso alla zona ai veicoli delle forze dell’ordine, della polizia locale, dei servizi di emergenza e di tutti i soggetti che saranno interessati dagli interventi di ripristino dello stato dei luoghi o della messa in sicurezza dell’area in questione da parte della Regione. L’ordinanza è stata comunicata alla polizia locale, alla Regione attraverso l’Ufficio territoriale di Sondrio, a Prefettura, Questura, comando provinciale dei carabinieri e dei vigili del fuoco.

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