Tradizione rispettata, il presepe in piazza
riscalda Morbegno

Taglio del nastro. È stato inaugurato venerdì pomeriggio. L’occasione per raccogliere offerte per la Croce rossa. I volontari: «Al lavoro già da aprile per realizzarlo».

Compie 40 anni tondi tondi il presepe di piazza Sant’Antonio a Morbegno. La Natività, allestita come tradizione vuole di fronte alla piazza del mercato e accanto all’ospedale cittadino, è un pezzo della Croce rossa morbegnese, ma è anche parte della storia della città e venerdì pomeriggio è stato inaugurato, con la musica della Bandella, alla presenza del presidente della Cri locale, Stefano Ciapponi, dei volontari, del sindaco Alberto Gavazzi e naturalmente del Gruppo degli amici del presepio: Giuseppe Rivolta, Paolo Bottani, Giovanni Del Barba, Piero Del Barba, Massimo Ramelli, Francesco AntoniniGianmauro Passerini, Sergio Ciapponi, Ginesio Manenti, Walter Brioschi, Giulio Monti e Maria Daniela Momi Croce.

Venerdì si è ripetuto un rito che è un momento di festa e condivisione che si protrarrà sino all’Epifania, ma è anche un’occasione per raccogliere offerte per interventi di solidarietà della Cri. Per questa edizione gli artigiani e gli artisti morbegnesi hanno privilegiato la riproduzione di un borgo ispirato da una vecchia fotografia, mentre nella parte alta si scorge la chiesa di Arzo e sulla destra la Capanna.

Il nucleo storico del Gruppo del presepe confeziona a ogni Natale un’opera che diventa un regalo per tutti. «È la passione che ci unisce e ci fa andare avanti nonostante gli acciacchi e il bisogno di forze nuove - dicono i volontari - : di giovani che ci seguono purtroppo non ne troviamo e rinnoviamo l’appello a farsi avanti. Ci mettiamo al lavoro da aprile nel magazzino comunale dove assembliamo polistirolo e legno. Il presepe però - concludono - non ci sarebbe senza il sostegno economico della fondazione Mattei che ringraziamo». La fondazione è stata ringraziata anche da Ciapponi, che anche ha effettuato l’intitolazione di un’ambulanza a un volontario recentemente scomparso.

«Ringraziamo i volontari del presepe e la Mattei che danno vita a questa tradizione che rappresenta anche una conferma della bontà della gente del territorio che ogni anno aderisce alle nostre proposte di beneficenza indirizzata anche a incrementare i nostri mezzi di soccorso. Quest’anno ricordiamo anche chi è purtroppo scomparso, il nostro volontario Giuseppe Maxenti che ci lasciato lo scorso settembre a 61 anni». A Maxenti è stata intitolata l’ambulanza. «Giuseppe era responsabile degli autoveicoli, la sua capacità, la sua presenza hanno fatto sì che i nostri mezzi arrivassero sempre in modo puntuale ed efficace».

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