Tirano piange Matteo
Muore a 29 anni
il campione di poker

Ha sconfitto la leucemia ma non il Covid

Un campione di poker ma, soprattutto, un figlio, un fratello, un amorevole zio, un gran bravo ragazzo scomparso troppo presto. Ieri mattina la notizia della morte di Matteo Mutti, tiranese di 29 anni (ne avrebbe compiuti 30 il prossimo mese di agosto) è rimbalzata prima sui social, poi tra i siti specializzati nel gioco del poker. Era riuscito a vincere la gara più importante, quella contro un brutto male con cui combatteva, una forma leucemica. Ma il suo sistema immunitario, gravemente compromesso dalla malattia scoperta l’anno scorso, non ha retto al coronavirus, e lunedì si è spento nell’ospedale di Pavia.

Ad annunciarlo, con grande dolore, la mamma Franca, il papà Kino, i fratelli Stefano e Maurizio, gli adorati nipotini e tutti i familiari. Ma Matteo aveva anche un’altra grande famiglia, quella del poker, che ieri lo ha pianto. Era un campione a livello internazionale, in grado di mettere in fila risultati davvero degni di nota.

I funerali sono in programma oggi alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Martino. Dopo il rito funebre, la salma, ora composta nell’abitazione in via Martiri della libertà, verrà cremata.

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