Tirano, don Arcara
è il nuovo prevosto

La nomina A 44 anni è il secondo incarico da parroco dopo quello nella Comunità della Santa Vergine del Bisbino

È durata praticamente il tempo della quaresima l’attesa dei tiranesi per conoscere il nome del loro nuovo prevosto, che sarà il comasco don Stefano Arcara, 44 anni.

Sono trascorse quattro settimane dall’annuncio del trasferimento, in spirito di obbedienza al vescovo, di don Paolo Busato, che da poco più di otto anni era alla guida della comunità pastorale che comprende anche le parrocchie di Baruffini e Cologna.

Accoglienza da preparare

Giorni in cui si sono susseguite ipotesi concretizzate anche in diversi nomi di sacerdoti che circolavano tra i tiranesi. Niente di reale, poiché il nome reso noto ieri dalla curia diocesana e già annunciato sabato nelle messe prefestive non era tra quelli ventilati.

Mentre è ancora da definire quando don Busato saluterà la città abduana per assumere la guida della comunità pastorale composta dalle parrocchie di Tavernerio, Solzago e Ponzate, alle porte di Como, i tiranesi già pensano all’accoglienza che, nei prossimi mesi, porterà don Arcara a divenire il quarto prevosto in appena sedici anni. Dopo la morte, nel 2006, di monsignor Tullio Viviani, parroco per vent’anni, due anni durò il ministero di monsignor Battista Galli, quindi per cinque anni fu in città don Remo Orsini, prima dell’arrivo di don Busato nel 2013.

Per don Stefano Arcara quella di Tirano sarà la seconda esperienza da parroco, in una realtà meno popolosa e meno frammentata della Comunità pastorale della Beata Vergine del Bisbino, che ha guidato negli ultimi cinque anni e mezzo come responsabile delle parrocchie di Cernobbio, Rovenna, Stimianico, Piazza Santo Stefano e Maslianico, in totale oltre 11 mila fedeli.

Nato il 20 settembre 1977 e originario della parrocchia Santissima Annunciata, nella città di Como, dove si trova il santuario del Crocifisso, don Arcara è entrato in seminario dopo il diploma di maturità ed è stato ordinato prete il 14 giugno 2003, assieme, tra gli altri, al tiranese monsignor Ivan Salvadori , oggi vicario generale della diocesi. Dopo un inizio di ministero come vicario parrocchiale a San Lorenzo di Chiavenna per sette anni, affiancando monsignor Ambrogio Balatti , nel 2010 fu trasferito a Sondrio, parte della nuova equipe pastorale che ebbe il compito di avviare la neonata comunità pastorale, andando a risiedere all’oratorio Sacro Cuore. Dopo soli tre anni fu ancora chiamato a spostarsi, nuovamente come vicario parrocchiale, a Fino Mornasco, nella Bassa Comasca. Altri tre anni e, nel 2016, arrivò la prima nomina quale parroco.

Apparentemente austero

Apparentemente con un carattere austero e senza molti fronzoli, don Arcara è uomo dalla spiccata sensibilità, appassionato del suo ministero e con una grande fede che lo spinge a farsi accanto ai giovani e a tutti i suoi parrocchiani.

A Tirano sarà chiamato a lavorare con il vicario, don Luca Giudici , e il collaboratore don Pierre Claude Okondio Wandja , oltre che con i sacerdoti del santuario.

Tra le nomine rese note ieri dalla curia anche quella di don Giorgio Cristiani , che dopo aver lasciato a inizio anno - spiegando di avvertire un senso di stanchezza e inadeguatezza - le comunità di Tavernerio, Solzago e Ponzate - dove andrà don Busato -, ora è chiamato ad assumere la guida della parrocchia di Albiolo.

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