Testata dopo la lite stradale
Condannato a cinque mesi

Berbenno Il diverbio per motivi viabilistici nel 2019 sulla statale 38 L’imputato aveva costretto l’altro a bloccarsi in mezzo alla strada

È finito con un processo in tribunale e una condanna quello che era nato come un banale diverbio tra due automobilisti per questioni di viabilità, finito con una violenta aggressione.

Ha dell’assurdo l’episodio ripercorso ieri in tribunale a Sondrio con la condanna a 5 mesi di reclusione a un 44enne nato a Seregno, provincia di Monza Brianza, per un periodo residente a Tirano ma cancellato dall’anagrafe per irreperibilità.

La vicenda

Tutto è accaduto il 19 settembre del 2019 lungo la statale 38 nel territorio comunale di Berbenno di Valtellina. L’uomo era alla guida della sua Alfa Mito, è nato un diverbio con un altro automobilista di 47 anni, residente proprio a Berbenno. Non emerge dalle carte processuali cosa abbia scatenato la lite tra i due conducenti, fatto sta che il brianzolo non l’ha presa bene e ha deciso di affrontare il valtellinese.

Così, prima ha sorpassato l’auto condotta dal “rivale”, un suv Nissan XTrail, poi ha rallentato e frenato bruscamente, costringendo di fatto il guidatore ad arrestare la marcia e impedendogli così di proseguire lungo la statale in direzione di Milano.

Una volta scesi entrambi dalle vetture, la discussione è proseguita e si è fatta ancora più violenta, tanto che ll’uomo ha tirato una testata in viso al valtellinese, causandogli un trauma al labbro e dentale, lesioni giudicate guaribili in 7 giorni.

L’uomo è finito a processo per violenza privata e lesioni personali. Il giudice Carlo Camnasio lo ha condannato alla pena di 5 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processualli e al risarcimento dei danni provocati all’automobilista, che si è costituito parte civile, per una somma fissata complessivamente in 3mila euro e al pagamento delle spese affrontate dalla vittima.

Altra sanzione

Sempre sul fronte della cronaca giudiziaria, ieri è stato condannato a 4 mesi e 10 giorni di arresto e al pagamento di 1.100 euro di ammenda il 27enne milanese residente a Tirano. Il giovane era accusato di guida in stato di ebbrezza e di essersi rifiutato di sottoporsi ai test per accertare la presenza di sostanze stupefacenti o psicotrope nel sangue come richiesto dai carabinieri, che avevano motivo di ritenere che si trovasse al volante in stato di alterazione psicofisica. L’episodio contestato risale al 25 maggio del 2020.

La pena inflitta è stata sostituita con 134 giorni di lavoro di pubblica utilità da svolgere presso il Sondrio Rugby Scarl.

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